Anteprima, 19 dicembre 2024
Tags : Gian Paolo Barbieri
Biografia di Gian Paolo Barbieri
Gian Paolo Barbieri (1938-2024), fotografo milanese. «Cresciuto tra le trame e i colori di una famiglia di commercianti di tessuti, Barbieri scoprì presto la magia delle arti sceniche, dal teatro al cinema, che sarebbero poi diventate la spina dorsale della sua fotografia. Dopo aver collaborato con il visionario Tom Kublin, Barbieri aprì il suo studio a Milano nel 1964. Iniziando collaborazioni con riviste come Vogue Italia e affermandosi rapidamente come uno dei fotografi più richiesti. “Le immagini di Gian Paolo Barbieri sono – nell’ordine – occhio, cuore e mente” diceva Gianfranco Ferré. Di fatti, se Valentino, Armani, Versace e Ferré sono oggi sinonimi del Made in Italy, è anche grazie a Gian Paolo Barbieri che fu capace di tradurre il loro genio creativo in immagini immortali. La ricetta del suo successo? Set architettonicamente minimalisti, alti contrasti e un sapiente utilizzo degli abiti e dei tessuti per creare geometrie teatrali. Quelle da lui firmate non erano semplici campagne moda, ma attimi catturati e incorniciati nella memoria collettiva, per sempre. Più avanti nella sua carriera Barbieri spostò poi il suo sguardo oltre la moda, esplorando mondi lontani con la stessa passione per il dettaglio. I suoi lavori dedicati a culture esotiche, dalle isole della Polinesia ai deserti africani, sono ricordati per il loro carattere cinematografico e la capacità di raccontare storie di umanità, tradizioni e spiritualità. Audrey Hepburn, enigmatica, avvolta in un velo di mistero. Veruschka, emergente da un drappo di seta. Jerry Hall sensuale, immersa in una luce dorata. O Monica Bellucci, senza veli, con un abito bustier trasparente e sigaretta in bocca. Ogni donna, davanti all’obiettivo di Gian Paolo Barbieri, diventava l’incarnazione della bellezza universale. Quei ritratti, che hanno occupato le copertine di Vogue Italia, Francia e Stati Uniti per poi fare il giro del mondo, sono il suo lascito più prezioso. Insieme alla sua omonima fondazione, dedicata alla promozione della cultura fotografica attraverso il sostegno di giovani talenti e la salvaguardia della fotografia come mezzo d’espressione. Che continuerà a portare avanti la sua missione, ora anche in onore dell’artista. La scomparsa del fotografo è stata annunciata dalla sua Fondazione: “Barbieri, classe 1935, lascia un’eredità artistica senza pari, che ha segnato la storia della moda e della fotografia internazionale. Con il suo obiettivo, Barbieri ha saputo raccontare non solo l’eleganza e il fascino delle sue modelle, ma anche l’anima della moda italiana, elevandola a forma d’arte”, hanno scritto, aggiungendo: «Con la sua scomparsa, perdiamo non solo un maestro, ma anche un uomo che ha dedicato la vita alla bellezza, alla creatività e alla ricerca della perfezione artistica» [Ceci, IoDonna].