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 2025  gennaio 07 Martedì calendario

Ecco chi potrebbe succedere alla Belloni

Fare in fretta. Riempire la casella di direttore del Dis lasciata vacante da Elisabetta Belloni prima che si apra una battaglia troppo aspra in seno al governo e nel cuore dei servizi. La notizia dell’addio dell’ambasciatrice alla guida del dipartimento, anticipata da Repubblica,rende l’operazione ancora più urgente. A sera, sembra dunque prendere forma uno schema di partenza. Bruno Valensise, attuale numero uno dell’Aisi, verrebbe promosso al vertice del Dis. Al suo posto, a guidare l’intelligence interna, sarebbe Mario Cinque, sconfitto nella corsa a comandante generale dei carabinieri da Salvatore Luongo, dopo un lungo braccio di ferro che aveva visto prevalere Guido Crosetto su Alfredo Mantovano.È lo schema di partenza, appunto. Avrebbe un vantaggio, quello della distribuzione equilibrata dei ruoli tra le forze dell’ordine: Valensise proviene dalla polizia, Cinque dai carabinieri. Il ticket, inoltre, sarebbe assai gradito a Mantovano. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, che detiene anche la delega ai servizi, è in stretti rapporti con l’attuale capo dell’Aise. E premierebbe l’attesa di Cinque, che dopo la nomina di Luongo si è dovuto accontentare della poltrona di vice comandante generale dell’Arma.E però, a sera già va costruendosi uno scenario alternativo. Circola soprattutto in ambienti di massimo livello di FdI, dunque è da registrare. Prevede il passaggio di Giovanni Caravelli dalla direzione dell’Aise – i servizi esteri – a quella del Dis. Nei due anni di governo, il suo rapporto con Mantovano si è andato costruendo, fino a diventare eccellente. Resta una decisione impegnativa: all’Aise in questa fase sono affidati i dossier più caldi. In primo luogo quello dell’arresto di Cecilia Sala, ma anche quelli legati ad altri scenari di crisi: Libia, Libano, Siria e Ucraina. Dovesse prevalere questa opzione, potrebbe essere il generale Francesco Figliuolo il nome chiamato a guidare l’agenzia informazioni e sicurezza esterna, di cui è vicedirettore dallo scorso 21 dicembre. Questo stesso schema prevede anche una variabile: se l’esecutivo dovesse valutare inamovibile Caravelli all’Aise in questa fase, allora potrebbe essere proprio Figliuolo il prescelto per il Dis. Entrambi i ticket – Valensise e Cinque, oppure Caravelli e Figliuolo – certificherebbero la definitiva riorganizzazione degli equilibri negli apparati da parte di Mantovano. Con nomi di massima fiducia di Palazzo Chigi, capaci di dialogare anche con il resto del campo politico.La notizia inaspettata delle dimissioni di Belloni ha ovviamente alimentato anche gli appetiti delle altre forze di maggioranza. E delle strutture delle forze dell’ordine. Un nome, ad esempio, è sostenuto in queste ore dalla Lega di Matteo Salvini, e non è avversato da Palazzo Chigi: è quello del capo della polizia Vittorio Pisani. La difficoltà di questa candidatura risiede però nel fatto che riveste da un anno e mezzo l’incarico ed è impegnativo rimettere di nuovo mano a una struttura complessa come quella a lui affidata. E sempre dalla polizia arrivano spinte per valutare il nome di Vittorio Rizzi – attuale vice direttore dell’Aisi – al posto di Belloni. Nella girandola dei nomi va registrato anche un altro vice di Aisi, Carlo De Donno, e il vice del Dis Giuseppe Del Deo.Un capitolo a parte vale invece per il prefetto di Roma, Lamberto Giannini. I vertici dell’esecutivo gli avevano prospettato in passato un incarico al timone dell’Aisi. Ha un buon rapporto con Mantovano, anche se è stato a lungo tra i dirigenti più esperti e fidati di Franco Gabrielli. In questa fase è però chiamato però a gestire un dossier delicatissimo come quello del Giubileo nella Capitale. Difficile spostarlo.Infine, il nodo dei tempi. Sulla carta c’è tempo fino al 15 gennaio, quando lascerà Belloni. Il governo può però riunire il consiglio dei ministri anche prima e decretare la successione. Ogni giorno, a partire da oggi, può essere quello giusto.