Libero, 2 gennaio 2025
Biografia di Heinrich Schliemann
Heinrich Schliemann, futuro archeologo scopritore delle rovine di Troia, il 24 settembre 1869 sposò ad Atene in seconde nozze Sophia Engastromenou. Poco più che 17enne lei, 47enne lui, i due ebbero altrettanti figli: Andromaca nel 1871 e Agamennone nel 1878.
All’epoca Heinrich era ritenuto, per dirla gentile, «un disinvolto uomo d’affari» per aver più volte sfiorato il carcere attraverso, ad esempio, un processo per frode in Russia, raggirato cercatori d’oro negli Stati Uniti e fornito rifornimenti fittizi di vettovaglie e materiale bellico alle truppe dello Zar Nicola I durante la guerra di Crimea. D’altro lato però, particolarmente interessante era il suo metodo nell’apprendimento delle lingue laddove Schliemann ne conosceva circa venti tra antiche e moderne. Dunque, il classico genio e sregolatezza.
Nato a Neubukow, Germania, il 6 gennaio 1822 da Ernst e Luise Burger, il padre gli regalò un libro che parlava della guerra di Troia e lui ne rimase talmente affascinato da giurare a sé stesso che si sarebbe fatto carico della scoperta delle mura della Città. Per farlo, ci voleva una certa disponibilità economica e lui, come avrete potuto constatare, si accinse al riguardo. Nel 1871, ottenuta l’autorizzazione dalla Turchia, a sue spese organizzò le prime ricerche in Anatolia. Si concentrò poi sulla collina di Hissalrik in grado di offrire una roccaforte dominante sulla piana circostante. Nell’agosto del 1872 Heinrich trovò piccoli ma significativi dettagli fin quando non pervenne a mura e fondamenta della città di Troia e di ben otto città costruite una sulle rovine dell’altra: gli archeologi più scettici si convinsero e convennero riguardo le cinte murarie in nove Strati a decorrere dal 3000 a.C. al IV secolo a.C.