La Repubblica, 3 gennaio 2025
Animali domestici sepolti con i padroni la svolta di Milano
MILANO – Per molti è «un atto di civiltà». Un gesto che non risponde solo all’esigenza di chi perde il proprio “amico”, ma che implica il riconoscimento del profondo legame che si crea con gli animali. D’ora in poi a Milano gli animali da compagnia – quindi cani e gatti, ma anche tartarughe, conigli, criceti, furetti, pesci e non solo —, considerati a pieno titolo membri della famiglia, potranno riposare insieme ai loro padroni in tutti i cimiteri della città.
Lo stabilisce una determina del Comune, che – sulla base di quanto già previsto nel regolamento numero 4 del 2022 della Regione Lombardia – prevede che le ceneri degli animali domestici possano essere tumulate nella sepoltura del padrone scomparso. «Si tratta di un’iniziativa decisamente positiva. Speriamopossa essere replicata anche in altre città» afferma Sara Leone, membro dell’Area Animali familiari della Lav, sottolineando l’importante passo in avanti compiuto. «I cimiteri per animali esistono da tempo, ma questo – sottolinea – è un passaggio ulteriore: si rende indissolubile ed eterno il legame tra uomo e animale».
Regole alla mano, il requisito principale è che l’animale sia tumulato insieme al proprietario o dopo la sua sepoltura, nello stesso spazio. Quindi si passa alle indicazioni concrete. La lapide, per esempio, non può riportare né epigrafi dell’animale né immagini che lo ritraggano da solo. Ma si può esporre una fotografia in cui sia insieme al padrone defunto. La regola è la stessa per ogni tipo di collocazione: in cellette (con non più di due urne cinerarie, quella del defunto e quella dell’animale), in colombari, con al massimo tre cassettine, e nelle tombe di famiglia.
«La possibilità di garantire una sepoltura ai propri animali familiari, per molti proprietari che sperimentano il distacco come un momento di profonda sofferenza, è un’opportunità di trovare conforto – afferma Paola Fossati, garante degli animali del Comune di Milano insieme a Gustavo Gandini —. Offrire un luogo fisico dove custodirne le ceneri, insieme al loro ricordo, non è soltanto un servizio, ma diventa un riconoscimento pubblico dell’importanza degli animali nelle vite delle persone, che desiderano lasciare un segno tangibile di rispetto verso compagni di vita con cui hanno condiviso momenti indimenticabili».