Corriere della Sera, 3 gennaio 2025
Una medaglia per Liz Cheney
Donald Trump la vorrebbe in galera. Joe Biden, invece, nei suoi ultimi giorni alla Casa Bianca, conferisce a Liz Cheney la Presidential citizens medal, un’alta onorificenza civile «per il suo esemplare servizio del Paese». La deputata uscente del Wyoming, una conservatrice che ha pagato con l’espulsione dal mondo repubblicano e la perdita del seggio alla Camera la sua implacabile denuncia dei comportamenti antidemocratici di Donald Trump, viene descritta nelle motivazioni del premio come «un modello di dignità, libertà e decenza», elogiata «per la sua integrità e lo spirito intrepido» col quale è andata con coraggio, e da sola, allo scontro coi trumpiani.
Con queste medaglie i presidenti premiano collaboratori preziosi, ma anche personalità che hanno combattuto battaglie civili o si sono impegnate in cause care al leader che conferisce i premi. Oltre a Liz, Biden ha premiato suoi vecchi consiglieri come l’ex senatore Chris Dodd o Ted Kaufman (85 anni) che è stato con lui fin dalla sua prima elezione a senatore, nel 1972. E poi il campione di basket Nba Bill Bradley, che fu senatore per 18 anni e Mary Bonauto, anch’essa campionessa, ma dei diritti dei gay.
Biden, che per decenni ha cucito in Parlamento accordi tra fronti opposti, dice di voler premiare Cheney per la sua difficile missione bipartisan: indagare sulle responsabilità per l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021 come vicepresidente di una commissione della Camera pur sapendo di rischiare i fulmini di Trump e l’isolamento nel suo partito. Ora, però, i deputati repubblicani sono andati oltre: sostengono che l’Fbi dovrebbe indagare su Liz che, durante l’inchiesta, avrebbe parlato con una teste (Cassidy Hutchinson, accusatrice di Trump) all’insaputa del suo avvocato.
Trump, che in passato ha chiesto la galera per Cheney e altri della Commissione del 6 gennaio (Biden ha premiato anche il suo presidente, il democratico Bennie Thompson), ora dice di non guardare più al passato. Ma poi aggiunge che tocca all’Fbi (da lui affidato al fedelissimo e durissimo Kash Patel) indagare. Per questo si è parlato di un perdono preventivo di Biden che metta la ex repubblicana al riparo da vendette giudiziarie. Il presidente, invece, dà medaglie. Ma c’è ancora tempo per il perdono. Che, forse, Liz non vuole. Mentre, sempre forse, Trump potrebbe auspicarlo in cuor suo: un processo potrebbe donare a Cheney un alone eroico.