la Repubblica, 2 gennaio 2025
In Belgio stop alle sigarette elettroniche
ROMA – Il Belgio è stato il primo, ma di certo altri paesi seguiranno. Perché quelle dolci e aromatiche “Puff”, da fumare, anzi da “svapare” di nascosto a genitori, prof e adulti giustamente salutisti, sarebbero «il primo passo verso la dipendenza da nicotina e altre sostanze». Da ieri il ministero della Salute belga ha deciso di vietare in tutto il paese la vendita delle sigarette elettroniche usa e getta, il cui nome inglese è “Puff”. Sono piccole “e-cig” del tutto simili a una pennetta Usb che sprigionano aromi particolari, come il profumo di zucchero filato, di lampone, di Coca Cola o di fragola, con una percentuale di nicotina intorno al 2% e un costo che può variare dagli 8 ai 15 euro a seconda del numero di “tiri”. Una volta fumate si buttano via. Ma le “puff”, nonostante l’aspetto innocuo e divertente, per questo preferite dai giovanissimi che se le procurano nonostante il divieto di vendita al di sotto dei diciotto anni, sono accusate di essere una porta d’accesso al tabacco tradizionale.Secondo Nora Mélard, portavoce dell’Alliance for a Smoke-Free Society, «molti giovani si svegliano addirittura di notte per usare le loro l puff», da cui sarebbero ormai dipendenti. Ma oltre ai rischi per la salute, il governo belga ha segnalato un grave problema ambientale: le sigarette usa e getta generano rifiuti di plastica e batterie al litio difficilissime da smaltire.In tutta l’Unione europea è ripartita dopo anni di silenzio una serrata battaglia antifumo, vista la percentuale in crescita di tabagisti sempre più giovani. Nuova campagna per la quale, così ha spiegato il ministro della Salute e degli Affari Sociali Frank Vandenbroucke, il Belgio si propone come apripista affinché altri paesi comunitari vietino il consumo di sigarette usa e getta. «Stiamo chiedendo alla Commissione europea di farsi avanti per aggiornare e modernizzare la legislazione sul tabacco». Già nel giugno scorso 12 Stati membri, tra cui Francia e Germania, avevano chiesto misure più dure sul fumo puntando il dito contro i ritardi accumulati dall’esecutivo di Bruxelles. Secondo una recente inchiesta di Altroconsumo in Italia si vendono circa 2 milioni di «e-cig» usa e getta al mese. Assai poco innocue, come ha segnalato l’American Heart Association che ha lanciato l’allarme per i gravi danni dei «puff» sull’apparato respiratorio e cardiovascolare. «Infiammazione delle vie aeree, respiro corto, bronchiti, aumento del battito cardiaco» sarebbero alcuni degli effetti potenzialmente collegati all’uso delle sigarette elettroniche usa e getta.