Libero, 29 dicembre 2024
In morte di Josef Lewkowicz
Josef Lewkowicz, ebreo di origini polacche sopravvissuto all’Olocausto che ha sopportato sei campi di concentramento e poi è diventato un cacciatore di nazisti, è morto a Gerusalemme a 98 anni. Conosciuto come «Reb Yosef», la storia di sopravvivenza e giustizia di Lewkowicz è stata raccontata nel libro autobiografico «Il sopravvissuto di Auschwitz» (scritto con Michael Calvin; in Italia è pubblicato da Newton Compton). Nato a Działoszyce, piccola città della Polonia, il 15 marzo 1926, dopo aver assistito nei lager alla morte di tutta la sua famiglia, Josef Lewkowicz sopravvisse a ben sei campi di concentramento, giurando a sé stesso che un giorno avrebbe fatto giustizia. E così, una volta libero, muovendosi nell’ambito dell’intelligence dell’esercito americano, divenne un cacciatore di nazisti con l’obiettivo di catturare il suo più spietato aguzzino: l’ex SS Amon Göth, noto come «il macellaio di Płaszów». Lewkowicz ha il merito di aver salvato circa 600 bambini rifugiati ebrei negli orfanotrofi e monasteri in tutta la Polonia.