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 2024  dicembre 29 Domenica calendario

Milano, 5 zone rosse off limits per i violenti


Sarà un Capodanno all’insegna delle «zone rosse». Milano da domani sperimenterà per la prima volta quest’anno un provvedimento che all’orecchio ricorda i tempi cupi dell’emergenza Coronavirus, ma che durante queste festività sarà rispolverata per aumentare la sicurezza.
In vista della notte di San Silvestro, infatti, nell’ambito dell’ultima riunione del comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza, è stato adottato un pacchetto di misure che, oltre a comprendere gli ormai rituali divieti (a partire dallo stop alla vendita dei superalcolici nel centro «allargato» alla cerchia dei filobus), istituisce aree che saranno considerate off limits per chi rappresenta «un concreto pericolo per la sicurezza pubblica».
1 Che cosa prevede il nuovo provvedimento?
La novità a firma del prefetto di Milano Claudio Sgaraglia è un provvedimento prefettizio, «contingibile ed urgente» ai sensi dell’articolo 2 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (il Tulps), che dispone il «divieto di stazionamento» alle persone che «assumono atteggiamenti aggressivi, minacciosi o molesti» e siano già gravate da precedenti penali per alcuni tipi di reati.
Detta in altre parole: i «soliti noti». L’obiettivo è infatti allontanare chi non solo si dimostra violento ma già conosce e ha «visitato» più volte questure e caserme, perché vanta (a volte numerosi) precedenti. E nonostante questo continua a «incidere negativamente sulla percezione di sicurezza», come spiega la prefettura.
2 Quali sono i precedenti che saranno considerati nella decisione?
Reati in materia di stupefacenti, reati contro la persona – percosse, lesioni personali, rissa – e contro il patrimonio per i delitti di furto con strappo, rapina, danneggiamento, invasione di terreni o edifici, porto abusivo di armi o di oggetti atti ad offendere. E quindi pusher, violenti e ladri più o meno seriali.
3 In cosa consiste il «divieto di stazionamento»?
Il provvedimento sarà una sorta di Daspo urbano, ma «rafforzato». Quindi sarà ordine di allontanamento da una delle cinque aree, con divieto di ritorno per un tempo che sarà stabilito dal questore caso per caso.
4 Che cosa rischia chi non rispetterà l’ordinanza e non si allontanerà, o sarà trovato in una zona da cui era già stato «espulso»?
Il trasgressore non rischia solo una multa amministrativa, come nel caso del Daspo urbano, ma il deferimento all’autorità giudiziaria con la contestazione anche di un illecito penale punibile con l’arresto fino a 3 mesi o 250 euro di ammenda.
5 Quanto dureranno queste novità?
Le «zone rosse» saranno in vigore da domani fino al 31 marzo. Nate in vista dei festeggiamenti del Capodanno, quando in quegli stessi quartieri saranno potenziati i controlli, l’intenzione della prefettura è farle proseguire per «prolungare e consolidarne gli effetti». In pratica sarà uno strumento in più a disposizione delle forze dell’ordine nel controllo del territorio e nella gestione di alcuni punti complicati della città, dove a volte si interviene sempre per le stesse persone.
6 Quante e quali saranno le nuove «zone rosse» che nasceranno in città?
Le aree sono cinque: Duomo, Navigli e Darsena, stazione Centrale, stazione Garibaldi, stazione di Rogoredo. La prima comprende tutte le vie attorno alla cattedrale, da piazza San Babila a Cordusio. La seconda spazia dalle vie di localini lungo i Navigli alla complicata via Gola «antagonista». La «zona rossa» della Centrale va invece da piazza Duca d’Aosta a Repubblica. Mentre in quella di Garibaldi rientra anche piazza Gae Aulenti (e il vicino parco) e il quadrante delle discoteche tra corso Como e via Tocqueville. Infine, dentro la zona di Rogoredo c’è il complesso quartiere popolare del Corvetto.
7 Secondo quali criteri sono stati individuate?
La scelta è ricaduta su quei punti sempre affollati da turisti e giovani per festeggiare l’ultimo dell’anno, anche in assenza di eventi ufficiali (per il quinto anno consecutivo, in piazza Duomo niente grande concerto). In questa chiave vanno lette le «zone rosse» in centro e nelle vie della movida. A queste si aggiungono le principali stazioni, già oggetto da settimane di «pattuglioni» interforze per arginare il degrado, che in occasione delle feste saranno alle prese con il prevedibile aumento di viaggiatori.