Corriere della Sera, 27 dicembre 2024
Aldo Grasso stronca Alberto Angela
In questi giorni, bastava aprire la tv per trovarvi Claudio Baglioni: in piazza San Pietro a spiegare la spiritualità del Natale con Avrai e con l’esegesi critica del deejay padre Enzo Fortunato, uno che ama molto apparire; dentro il Colosseo con La vita è adesso (Carpe diem», Nunc stans: i ricordi scolastici non muoiono mai), con l’esegesi critica della guida Alberto Angela. Con Baglioni l’incognita della stucchevolezza intellettuale è sempre incombente, lui, l’eterno e molto chic interprete della poetica del quotidiano.
Quel «quotidiano» completamente assente in Stanotte a Roma, la proposta di Angela «per un dialogo a tu per tu con le meraviglie della Roma antica, barocca e contemporanea, quando la città avvolta nel silenzio torna a rispecchiarsi nella sua storia millenaria» (Rai1). Niente traffico, niente spazzatura, niente cantieri: una cartolina. Con i suoi viaggi nelle città italiane, Alberto Angela assomiglia molto a Baglioni: cerca di rendere poetico il luogo comune.
In una recente intervista al Corriere Alberto Angela ha dichiarato che non guarda la tv: «Chi fa tv non guarda la tv, non faccio lo snob, ma ho davvero poco tempo per vederla». È un vero peccato che non la guardi, si accorgerebbe che ci sono forme di racconto più moderne.
Stanotte a Roma è un programma per il pubblico «turista», quello stesso pubblico – questo il paradosso – che però osserva i turisti con qualche imbarazzo e un accenno di riprovazione. Il turismo è ormai sfuggito di mano a sé stesso e non appare più obbligatoriamente connesso al viaggiare: è il dramma dell’informazione che si è sostituita alla conoscenza.
Dopo il documentario di Roberto D’Agostino su Roma «santa e dannata», questo di Alberto Angela sembra un reperto della «Tv dei ragazzi», con le spiegazioni retoriche di Giancarlo Giannini, le interpretazioni un po’ buttate via di Edoardo Leo (che almeno ci autorizza a ridicolizzare il potere, nello stile delle pasquinate) e di Emanuela Fanelli in Vespa come in Vacanze romane (Audrey Hepburn perdonala, giuro che è una brava ragazza!).
Era una Roma by night che si vede solo in tv.