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 2024  dicembre 23 Lunedì calendario

Il municipio romano che assolda gli zampognari

Questa è la città dove niente è mai semplice e su tutto ci si può dividere, persino sugli zampognari a Natale. Da qualche giorno nel XII municipio si tiene un animato dibattito sulla scelta di arruolare due zampognari per suonare nelle vie di Trastevere, di Porta Portese, della Pisana. Si dirà: che bello risentire i suoni arcaici, pastorali delle pive natalizie, che ci riportano alle feste di tanti anni fa. E invece c’è chi non gradisce: chi considera le note delle zampogne una cantilena fastidiosa, e soprattutto chi contesta la spesa a carico dell’amministrazione. «Ecco come sprecano i soldi dei contribuenti», «chissà quanto gli hanno dato», e via protestando. L’assessora municipale Gioia Farnocchia ci spiega che l’idea è nata tre anni fa quando ci si è resi conto che a Roma gli zampognari non venivano più. «Quando ero piccola arrivavano tutti gli anni dai paesi fuori Roma, la gente gli dava qualche soldo, loro regalavano un santino. Adesso a quanto pare la trasferta in città non gli conveniva più, per cui abbiamo pensato di chiamarli noi per preservare un suono che appartiene alla nostra infanzia e che i bambini neanche conoscono». La spesa – aggiunge l’assessora – è stata minima. E in effetti per le strade del municipio in tanti hanno apprezzato. Ma non tutti. «Siamo a Roma o a Zagarolo?» commentava un passante con sarcasmo qualche giorno fa. Siamo a Roma, verrebbe da rispondere: la città dove qualcuno che si lamenta si trova sempre.