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 2024  dicembre 23 Lunedì calendario

Un’idea per Fiorello

Faccio ammenda, ma solo ora scrivo del prestigioso riconoscimento assegnato a Rosario Fiorello. Ha vinto il Rose d’Or, il premio che ogni anno celebra l’eccellenza creativa e la qualità dei migliori programmi televisivi e talent show europei. È assegnato dall’Ebu (European Broadcasting Union), l’ente che organizza l’Eurovision Song Contest e che riunisce una giuria composta da oltre cento esperti del settore tra dirigenti televisivi, produttori e distributori (nessun critico televisivo), chiamati a scegliere i migliori dell’anno in ogni categoria.
Fiorello non è andato a Londra a ritirare il premio perché in quei giorni stava per diventare nonno; si è fatto sostituire dal fido Claudio Fasulo, vicedirettore della Direzione Intrattenimento Prime Time della Rai.
Al di là delle frasi di circostanza («È un premio che voglio condividere con tutti coloro che mi hanno accompagnato in questo viaggio e con il pubblico che mi ha sempre sostenuto»), Fiorello ha incantato il pubblico londinese con un piccolo show di due minuti e mezzo: grazie all’intelligenza artificiale si è espresso in un inglese perfetto e poi si è esibito in un numero musicale circondato da una schiera di ballerini: il tema era l’attesa e la felicità di diventare nonno, «Grandpa».
Il divertente mini show è visibile ovunque, dalla piattaforma Rai a YouTube, e sollecita non poche riflessioni sui modelli produttivi. In attesa (lo confesso, è un mio grande desiderio) di un grande show del sabato sera, Fiorello potrebbe produrre una serie di piccoli spettacoli (pillole di felicità) e proporla al miglior offerente: gli sponsor non mancherebbero di certo. E sarebbe anche una maniera nuova di scompigliare i palinsesti, con una sorta di incursioni casuali o meno.
Qualcosa del genere Fiorello l’aveva già fatta per il lancio di RaiPlay. Dopo il successo e la faticaccia di Viva Rai2, questo è l’anno del divano: riposarsi e guardare. Condizione, tuttavia, che ha poco da spartire con lo spirito creativo di Fiorello.
Il mini show lo libererebbe dalla routine quotidiana, gli consentirebbe di aprirsi una nuova strada, in attesa del ritorno a un nuovo Studio Uno.