La Stampa, 19 dicembre 2024
Tutti in famiglia
I parlamentari di Fratelli d’Italia hanno presentato un disegno di legge per imporre la chiusura di alcuni esercizi commerciali nei giorni delle sei principali festività – Natale, Santo Stefano, Capodanno, Pasqua, Primo maggio e Ferragosto – di modo che tutti quanti, tranne i giornalisti delle testate online, i giornalisti delle radio, i giornalisti della tv, i deejay, i tecnici, i presentatori, i cameraman, i registi, i costumisti, i truccatori, gli usceri, i segretari, gli autisti, i tassisti, i conducenti di autobus, di metropolitane, dei treni, il personale delle stazioni, i baristi, i cuochi, gli aiutocuochi, i camerieri dei ristoranti, i lavapiatti, i sommelier, i medici, gli infermieri, gli addetti alle pulizie, gli addetti al pronto soccorso, i conducenti di ambulanze, gli addetti alla sicurezza, il personale delle case di cura, il personale delle case di riposo, il personale degli alberghi ovvero addetti alla reception, alla cucina, alle sale, alla pulizia delle camere, gli addetti alle seggiovie, alle cabinovie, alle funivie, i conducenti di traghetti, le guide turistiche, gli impiegati alle biglietterie dei cinema, dei teatri, gli attori, i piloti degli aeroplani, le hostess, gli steward, gli addetti ai controlli, alle piste, ai bagagli, i poliziotti, i carabinieri, le guardie private, i casellanti, i dipendenti delle stazioni di servizio, i custodi dei parcheggi, i volontari della protezione civile, i vigili del fuoco, i militari della finanza, i militari sulle piazze, i militari all’estero e poi altri e altri ancora, tutti quanti, dicevo, abbiano il sacrosanto diritto di stare in famiglia.