la Repubblica, 16 dicembre 2024
Il tesoretto di Jackson acquistato in un asta, bloccato dagli eredi
Gregg Musgrove, ex agente della stradale californiana, si considera un moderno Indiana Jones, un cacciatore di tesori. E l’ultimo su cui ha messo le mani può aggiungere nuove rivelazioni alla storia del pop. La scoperta è stata fatta in un’unità abbandonata di stoccaggio nella contea di Ventura, in California, che un amico aveva acquistato all’asta e che poi aveva ceduto a Musgrove. Nessuno dei due sapeva che il deposito fosse appartenuto a Bryan Loren, produttore che aveva lavorato con Michael Jackson, Whitney Houston e Sting.
Loren aveva avuto problemi economici, non aveva saldato alcuni conti ed era sparito. Così il suo deposito era stato sequestrato, battuto all’asta e il contenuto passato di mano fino ad arrivare a Musgrove. Frugando nel magazzino, l’ex poliziotto scovò una preziosa trapunta realizzata da fan giapponesi del cantante, ma il più grosso ritrovamento furono alcune cassette contenenti 12 brani inediti di Jackson, registrati tra il 1989 e il 1991.
«Quando li ho ascoltati – ha raccontato – sono rimasto sconvolto. Mi sembra irreale. Ho chiamato subito mia moglie e glieli ho fatti sentire per essere sicuro di aver capito bene». Le cassette hanno sulla costa scritte del tipo “Michael Jackson 15 settembre ’89”, “Michael Jackson Production tape” e “To satisfy you”.Le registrazioni risalgono al periodo in cui Jackson – scomparso nel 2009 a 50 anni – stava sperimentando stili musicali prima di pubblicare l’album Dangerous, quello diJam, In the closet eBlack or white.
La scoperta ha scatenato i fan, ma probabilmente non potremo mai sentire quei nastri, perché gli eredi di Jackson ne hanno bloccato la diffusione, rivendicando il copyright. Musgrove, infatti, ha fisicamente i nastri ma non i diritti. E la stessa Sony, che li detiene, ha già dichiarato che non concederà il nulla osta. Le cassette hanno inciso dialoghi inediti tra Jackson e Loren, in cui ci sono riferimenti utili a capire il processo creativo durante le sedute, e contengono brani come Don’t believe it, Son of thriller e una intrigante Truth on youth, un duetto rap con LL Cool J, che in passato aveva più volte rivendicato di aver collaborato con la leggenda. In rete circola qualche brano, ma non è chiaro se faccia parte della collezione in possesso di Musgrove.
L’ex poliziotto punta a vendere le registrazioni originali all’asta ma, anche in questo caso, nessuno potrà diffonderle o realizzarne dei dischi da lanciare sul mercato. Resterà, insomma, roba da collezionisti, a meno che non venga trovato un accordo con la Sony e gli eredi. Musgrove, però, è convinto di accedere a una platea estesa di fan e di ricavare milioni di dollari. L’ascolto può infatti aggiungere nuovi particolari alla genesi artistica di Jackson. Capire, per esempio, come lavorasse in studio e quali fossero i passaggi prima di raggiungere la forma finale dei brani che conosciamo. E che, probabilmente, continueranno a essere gli unici che potremo cantare.