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 2024  dicembre 13 Venerdì calendario

Entra in vigore il nuovo codice della strada

Tante, tantissime novità nel nuovo codice della strada ideato dal ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, la cui entrata in vigore è prevista per domani, 14 dicembre. L’imperativo è chiaro: tolleranza zero verso chi non rispetta le regole, specie per quanto riguarda la guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostante stupefacenti. Ma non solo, perché finalmente arriva la regolamentazione di quel far west creato dal proliferare dei monopattini elettrici. Ma andiamo con ordine e analizziamo una per una le novità. Guida in stato di ebbrez
za: multe salate per chi si mette al volante sforando il limite di 0,5 grammi per litro di alcol nel sangue. Se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 g/l si va incontro a una sanzione fra i 573 e i 2.170 euro, con sospensione della patente da 3 a 6 mesi. Se il tasso alcolemico è tra 0,8 e 1,5 g/l, può scattare una pena detentiva fino a 6 mesi, oltre alla sospensione della patente per un periodo fra i 6 mesi e 1 anno, oltre che a una sanzione fra gli 800 e i 3.200 euro. Nel caso più grave, se il tasso alcolemico supera gli 1,5 g/l, il trasgressore è punito con una sanzione detentiva da 6 mesi a 1 anno; quella pecuniaria è compresa fra i 1.500 euro e i 6.000 euro, mentre la sospensione della patente va da 1 a 2 anni. In qualsiasi dei precedenti casi, se il conducente provoca un incidente le sanzioni vengono raddoppiate. Ma attenzione anche al veicolo che si sta guidando: nel caso in cui appartenga a persona estranea al reato, la durata della sospensione della patente di guida è raddoppiata. La patente viene invece revocata in caso di recidiva nel successivo biennio. Per scongiurare tale ipotesi, a chi risulterà con un tasso alcolemico superiore agli 0,8 g/l verranno apposti sulla patente i riferimenti ai codici 68 e 69 (niente alcol e possibilità di guidare soltanto mezzi equipaggiati con dispositivi alcolock che misurano la presenza di alcol nel sangue prima di iniziare la guida). Guida sotto effetto di sostanze stupefacenti: aumentano i controlli e diminuisce la tolleranza verso chi guida dopo aver assunto sostanze. Gli agenti di Polizia stradale ora potranno sottoporre i conducenti ad accertamenti qualitativi non invasivi o a prove, anche attraverso apparecchi portatili. Nel momento in cui tali accertamenti diano esito positivo, si potrà sottoporre i conducenti a ulteriori accertamenti tossicologici su campioni di fluido del cavo orale. Chiunque guidi dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope è punito con l’ammenda da 1.500 a 6.000 euro e l’arresto per un periodo compreso fra i 6 mesi e 1 anno, oltre che la confisca del veicolo. È poi prevista la revoca della patente. Il conducente, nel momento in cui si rende responsabile di un incidente, andrà incontro ad una pena raddoppiata. Attenzione: non è punibile chi fa uso di cannabis per scopo terapeutico.
Telefono al volante: basta distrazioni, pena multe salatissime e la possibilità di trovarsi la patente sospesa. Se infatti si verrà sorpresi con il cellulare tra le mani, la multa minima prevista è di 250 euro, che potrebbe arrivare fino a 1.000 e a 1.400 in caso di recidiva. Non solo però: il nuovo codice della strada introduce la sospensione della patente per una settimana nel caso in cui si abbiano almeno 10 punti sulla patente e di 15 giorni per chi ne ha di meno. Se poi si è recidivi, la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti. Nel caso in cui l’utilizzo dello smartphone porti a un incidente, le sanzioni vengono raddoppiate.
Eccesso di velocità: rimodulate le sanzioni per chi sfora i limiti consentiti. Se si supera il limite fra i 10 km/h e i 40 km/h, la multa può essere compresa fra i 173 e i 694 euro. Se la violazione avviene all’interno di un centro abitato e per almeno due volte nell’arco dell’anno, la sanzione è aumentata fra i 220 e gli 880 euro con sospensione della patente da quindici a trenta giorni. Quando la velocità supera il limite fra i 40 km/h e i 60 km/h, la sanzione pecuniaria può essere compresa fra i 543 e i 2.170 euro. Cifre che toccano picchi fra gli 845 euro e i 3.382 quando si va sopra i 60 km/h oltre il limite.
Sosta vietata: più tutele per i disabili e i passeggeri dei mezzi pubblici. Le auto in sosta negli spazi dedicati ai diversamente abili riceveranno una contravvenzione tra i 330 e 990 euro, mentre i motorini tra i 165 e 660 euro. Analoghe le multe per chi parcheggia nelle aree dedicate ai mezzi: tra i 165 e i 660 euro per le auto e gli 87 e i 328 euro per le moto.
Autovelox: in questo caso, l’indirizzo del Ministero è quello di limitare le fotocellule che erogano multe a ripetizione. Due autovelox non potranno essere posizionati a meno di 500 metri, che diventano 1 km sulle strade extraurbane secondarie e 3 km sulle strade extraurbane principali. Disinnescate le Zone 30 nelle città: la velocità minima rilevabile dagli autovelox è fissata a 50 km/h. Nel caso in cui poi si prendano più multe nello stesso tratto stradale nell’arco di un’ora, si pagherà una sola sanzione: quella più grave aumentata di un terzo.
Neopatentati: ora, al conseguimento della patente, si potranno guidare auto più potenti. Il limite, per i primi 3 anni, è innalzato a 75 chilowatt per tonnellata. Per i veicoli di categoria M1 la potenza massima può invece arrivare fino a 105 kilowatt per tonnellata.
Monopattini e biciclette: il nuovo codice prevede più tutele ma anche regole più stringenti. Per i monopattini viene introdotto l’obbligo di targa, casco e assicurazione. Diventa soggetta a sanzione la circolazione contromano e viene introdotto il limite di velocità a 50 km/h. Pesanti le multe per chi trasgredisce: tra i 100 e 400 euro per chi circola senza documenti e fra i 200 e gli 800 euro per chi non installa i dispositivi obbligatori. Verrà poi introdotto uno spazio riservato ai ciclisti davanti alla linea di arresto dei veicoli in corrispondenza dei semafori nelle strade a una sola corsia dov’è presente una pista ciclabile. In più, le auto dovranno rispettare (dove la strada lo consente) una distanza di 1,5 m dalle biciclette.