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 2024  dicembre 12 Giovedì calendario

A Merano gli italiani han superato i tedeschi

Sorpasso e controsorpasso. A Merano da tempo si registra un testa a testa tra il gruppo linguistico tedesco e quello italiano. Per decenni nella città del Passirio ci furono più italiani che tedeschi, ma una ventina di anni fa ci fu però un sorpasso tedesco al fotofinish.

Ora però, con il recente censimento linguistico, gli italiani sono tornati in prima posizione con il 51,37%, contro il 48,26% tedeschi. Non si tratta di un fatto di poco conto, perché incide – tra l’altro – sull’ordine delle lingue sulla segnaletica stradale. Secondo la legge, ora la lingua di Dante dovrebbe infatti tornare in prima posizione, ovvero “Corso della Libertà“prima di “Freiheitsstraße”, almeno sui cartelli nuovi. Ai ’non altoatesini’ che arrivano in macchina a Merano seguendo i cartelli stradali il dubbio sorge spontaneo: su alcuni c’è scritto Merano/Meran su altri invece Meran/Merano.
Sembra strano, ma la disposizione non è casuale bensì rigidamente regolamentata. Sull’autostrada, di competenza statale, è anteposto il toponimo italiano, mentre sulle strade extraurbane, gestite direttamente dalla Provincia, compare per primo il nome in tedesco ossia nella madrelingua del 70% della popolazione.
Ma non finisce qui. Nei comuni l’ordine rispecchia la composizione dei gruppi linguistici. E in questo contesto torna in scena Merano che infatti è un caso a parte: con il censimento del 2001 il gruppo linguistico tedesco aveva superato quello italiano e negli ultimi due decenni sui nuovi cartelli la denominazione in tedesco è stata messa al primo posto. Ora però tutto dovrebbe tornare esattamente come prima.
A porre la questione ci pensa Fratelli d’Italia che, come si legge sul quotidiano Alto Adige, ha presentato una mozione «per chiedere l’aggiornamento dell’ordine delle lingue sui cartelli delle vie di Merano». «La segnaletica – osserva sul giornale Paola Zampieri, consigliera comunale di FdI – rappresenta uno dei simboli più visibili dell’identità e dell’organizzazione del territorio. Per questo, è giusto che rifletta la realtà demografica e sociale attuale della città, in coerenza con il principio di rappresentanza equa tra i gruppi linguistici».
«Proprio in passato, quando il gruppo linguistico tedesco aveva superato quello italiano, l’allora amministrazione comunale aveva (giustamente) deliberato di posizionare il tedesco prima dell’italiano nei cartelli segnaletici» ricorda Zampieri. La mozione chiede che i nuovi cartelli segnaletici riportino la dicitura in italiano prima di quella in tedesco, «ristabilendo una prassi che era in vigore prima della precedente inversione».