la Repubblica, 12 dicembre 2024
La ricorrenza del numero 286 nel caso Mangione
New York – Nell’epoca del complottismo, il “martire” Luigi Mangione, 26 anni, accusato di aver ucciso il ceo di una spietata corporation americana delle polizze sanitarie, non era più abbastanza. Servivano altri elementi e sono arrivati: i Pokémon e il numero 286. Sulla rete la cabala ha superato tutto il resto della storia: quella dell’ex studente di ingegneria affetto da mal di schiena cronico, capace di fabbricarsi una pistola con la stampante 3D, andare in pullman fino a New York e uccidere uno sconosciuto, un top manager arrivato a piedi, senza scorta, di fronte a un hotel di Manhattan, atteso da una convention, e ucciso con tre colpi di pistola, di cui uno, mortale, sparato alla schiena. E se fosse arrivato in taxi? O camminando dalla parte opposta? E non da solo?Domande degli investigatori ma non della rete, affascinata dal numero 286 che si ripete e dall’ingresso sulla scena del crimine dei Pokémon. Sarebbero tracce seminate da Mangione in modo criptico. Sul suo account X c’era l’immagine di una carta Pokémon, la 286ª della serie Pokédex. La cifra corrisponde all’esatto numero di tweet scritti da Mangione prima di commettere l’omicidio; 28:6 è il numero del versetto dei Proverbi della Bibbia che recita: “Meglio il povero che cammina nella sua integrità che il perverso che cammina nella doppiezza ed è ricco”: passo che per Mangione era una vera ossessione. Ancora: il Codice 286 è quello con cui le compagnie assicurative respingono gli appelli sui rimborsi. E 286 sono le miglia di distanza tra il McDonald’s di Altoona, Pennsylvania, dove Mangione è stato arrestato lunedì mattina, e l’Hilton Midtown hotel, vicino al quale il killer ha ucciso il 4 dicembre Brian Thompson, 50 anni,ceo di UnitedHealthcare. Stando a Google Maps le miglia sarebbero 283, ma per i cospirazionisti è un dettaglio.Anche il cugino, Nino Mangione, dopo l’appello a pregare per Luigi e la famiglia della vittima, è finito suo malgrado nel teorema: su X, hanno fatto notare, aveva 286 follower. Secondo il web ripreso anche da Newsweek, Mangione ha voluto farsi arrestare a 286 miglia di distanza. Il “vendicatore” in versione Breloom, il nome del 286° Pokémon, fungo dalle braccia elastiche che gli permettono di colpire con forza. Il ragazzo Pokémon, simbolo di innocenza e forza, eroe impegnato nella lotta contro lo strapotere delle corporation. Negli appunti trovati nello zaino, il killer aveva almeno escluso l’uso di una bomba. «Cosa fai? – aveva scritto – elimini l’amministratore delegato alla convention annuale dei parassiti contabili. È mirato, preciso e non mette a rischio innocenti».Dal giorno dell’arresto il ragazzo è sprofondato nell’angoscia. Ha urlato ai giornalisti, è rimasto seduto in aula da solo, guardando il pavimento, il capo stretto tra le mani. Il suo avvocato si è opposto all’estradizione a New York: «Finora – sostiene –non hanno mostrato una sola prova». Ma quelle, dicono gli investigatori, ci sono, a cominciare dalle impronte digitali lasciate nel luogo del delitto, così come i bossoli coincidono con i proiettili trovati nella pistola trovata nello zaino. A dare al ragazzo l’adrenalina per non crollare è la popolarità. Dopo il suo arresto, una ragazza si era messa davanti all’ingresso del McDonald’s, mostrando un cartello, che diceva: «Gli amministratori delegati delle assicurazioni corrotte devono andarsene».