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 2024  dicembre 11 Mercoledì calendario

La Ue apre agli agricoltori

Pnrr, tassazione, relazioni commerciali: girandola di incontri europei per il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che ieri a Bruxelles, a margine della riunione dell’Ecofin, ha avuto colloqui con l’ex collega di governo Raffaele Fitto, per la prima volta nella nuova veste di vicepresidente esecutivo della Commissione con delega alla Coesione, ma pure con i due titolari di Clima e Tassazione Wopke Hoekstra e Commercio Maros Sefcovic. Nel corso della riunione dei ministri delle Finanze, che in sessione pubblica si è occupata di questioni fiscali tra cui la direttiva sulla tassazione dei prodotti energetici, Giorgetti ha precisato che occorre «trovare il giusto equilibrio» in grado «di contribuire al perseguimento dei nostri obiettivi ambientali e la necessità di assicurare la competitività dell’industria europea, e la sostenibilità per le famiglie in un difficile contesto economico e geopolitico che condiziona i prezzi dell’energia». Valdis Dombrovkis, di nuovo nella veste di supercommissario all’Economia, ha invece quantificato in 300 miliardi di euro i fondi del Pnrr che Bruxelles conta di staccare entro fine anno (al momento siamo a 269). A pochi metri di distanza, Ursula von der Leyen ha svelato, invece, i primissimi atti della sua nuova Commissione. Un tentativo di addolcire la pillola (commerciale) che l’esecutivo Ue chiede agli agricoltori di mandar giù, dopo che venerdì scorso, con un blitz sudamericano, ha dato l’ok politico al trattato di libero scambio con il Mercosur (il blocco che mette insieme Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay). Con il settore sul piede di guerra per il timore dell’afflusso di prodotti a basso costo in grado di soffiare fette di mercato, von der Leyen è tornata a tendere la mano, come fatto nei giorni delle massicce proteste dei trattori in giro per il continente. Bastone e carota, sperando di disinnescare la minaccia con misure volte a sostenere il reddito agricolo. Intervenendo agli “AgriFood Days” di Bruxelles, la tedesca ha annunciato la presentazione di due proposte normative per rivedere il regolamento sull’organizzazione comune dei mercati (Omc) e la direttiva sulle pratiche commerciali sleali, in modo da «creare maggiore trasparenza e prevedibilità, sia sui contratti che sui prezzi che gli agricoltori ricevono», e al tempo stesso «per proteggere le piccole aziende e le imprese alimentari quando trattano con acquirenti più grandi». Completa il quadro la modifica delle norme sugli aiuti di Stato in agricoltura: la soglia massima che può essere concessa senza il preventivo via libera della Commissione passa da 25mila a 50mila euro. «Tutti i provvedimenti di questa natura sono ben accolti», ha detto da Bruxelles, al termine del secondo giorno della riunione dei ministri dell’Agricoltura, il titolare del Masaf Francesco Lollobrigida. Sempre a tema agricolo, la presidente della Banca europea per gli investimenti (Bei) Nadia Calviño ieri ha annunciato un pacchetto finanziario da tre miliardi per il comparto primario su tutto il territorio Ue. L’iniziativa – la più sostanziosa di sempre messa in campo dalla Bei per il settore – punta a stimolare investimenti in salute del suolo, gestione delle risorse idriche e digitalizzazione, tra le altre cose, e a aumentare la possibilità di acquisto di terreni da parte di giovani o nuovi agricoltori – generalmente quelli che riscontrano maggiori difficoltà nell’ottenere finanziamenti attraverso i canali tradizionali.