la Repubblica, 11 dicembre 2024
Una scelta contro la scienza
Il governo ha annullato le sanzioni per chi non ha rispettato l’obbligo vaccinale contro il Covid. Perché è stata presa questa decisione? Ragioniamo prima sui dati scientifici.
Si potrebbe pensare che il governo abbia preso questa decisione perché si è riconosciuto a posteriori che rifiutare la vaccinazione è stata una scelta giusta. Si potrebbe trarre questa conclusione se il vaccino si fosse dimostrato nel tempo poco sicuro o poco efficace. Entrambe queste due motivazioni non reggono alla prova dei fatti.
Il vaccino a mRna contro il Covid (questo era in uso al momento dell’obbligo), dopo quasi quattro anni di utilizzo e miliardi di dosi somministrate sotto diretto controllo medico, si è confermato essere il farmaco più sicuro esistente sulla Terra. Gli effetti collaterali sono rarissimi e lievi.
La sicurezza del vaccino non è un’opinione, è un dato di fatto oggettivo. L’irresponsabile narrazione antiscientifica che racconta di malori improvvisi, tumori, ictus e altre gravi malattie provocate dalla vaccinazione è completamente falsa e priva di qualunque riscontro nella realtà: è una bugia pericolosissima volta a generare panico e sfiducia nella scienza. Il vaccino, dunque, è sicuro, e non può essere questa la ragione per cui le multe sono state annullate.
L’altro motivo potrebbe – in astratto – essere legato al fatto che, a posteriori, il vaccino non si sia rivelato efficace. Anche questa affermazione è falsa. Il vaccino si è rivelato essere estremamente efficace sia nell’ostacolare la trasmissione dell’infezione, sia nell’evitarne forme gravi. Anche questa non è un’opinione, è un dato di fatto innegabile suffragato da dati solidissimi che nessuno studioso con un minimo di reputazione da difendere si è mai sognato di mettere in discussione.
Studi molto rigorosi hanno calcolato che l’utilizzo di questo vaccino solo nel 2021 e solo in Europa abbia salvato intorno a venti milioni di vite. Certo, con l’arrivo della variante omicron all’inizio del 2022 l’efficacia del vaccino è diminuita, ma fortunatamente questa variante, ancora dominante, è molto meno pericolosa delle precedenti, e non per nulla siamo fuori da quella terribile emergenza, la nostra vita è tornata alla normalità e l’obbligo non c’è più. Se questo è potuto accadere senza che la nostra società abbia dovuto pagare un prezzo pesantissimo in termini di vite perdute e di disabilità, lo dobbiamo al vaccino e alla grande maggioranza degli italiani che, fidandosi della scienza, si è fatta vaccinare.
Riassumendo, non esiste nessun motivo scientifico che possa giustificare la cancellazione delle multe. I motivisono dunque politici, come il volere strizzare l’occhio a quegli italiani che, con una scelta irrazionale, hanno messo in pericolo sia la loro salute, sia la salute della comunità alla quale appartengono.
Il governo, che tra i suoi compiti ha la difesa della salute pubblica, dovrebbe finalmente prendere atto che la narrazione di bugie antiscientifiche che stanno perseguendo con goffa tenacia e notevole ignoranza specifica diversi autorevoli esponenti della maggioranza (due per tutti: il senatore Borghi e il senatore Malan) non è né di destra né di sinistra. È semplicemente un comportamento pericoloso, come quello di chi dice che da ubriachi si guida meglio o afferma che il fumo fa bene.
La tolleranza nei confronti di queste voci irrazionali renderà molto più difficile in futuro combattere le malattie (vecchie o nuove) con i vaccini, che dopo l’acqua potabile sono stati il presidio che più ha allungato la vita dell’uomo nel nostro pianeta.
Con questa decisione, scientificamente incomprensibile e ingiustificata, il nostro governo potrebbe suggerire a molti l’idea che rifiutare la vaccinazione contro il Covid è stata una scelta giusta. Come farà allo stesso tempo a convincere i cittadini che i vaccini sono fondamentali per la sicurezza nostra e dei nostri figli?