Avvenire, 10 dicembre 2024
Confagricoltura contro il Mercosur
Adistanza di tre giorni dalla firma il maxi- accordo di libero scambio tra l’Ue e i Paesi dell’area del Mercosur continua a dividere i Ventisette. A confermare le spaccature e le posizioni divergenti è stato il Consiglio Ue Agricoltura e Pesca che si è tenuto ieri a Bruxelles. A nulla sembra essere servita la lettura della Commissione Europea dell’intesa siglata a Montevideo con i leader di Brasile, Argentina, Paraguay, Uruguay e Bolivia. «La Commissione ha negoziato l’accordo sulla base di un mandato conferito dal Consiglio Ue», ha spiegato il commissario europeo all’Agricoltura, Christophe Hansen. È stato ribadito che tutti i co-legislatori europei (dal Parlamento agli Stati membri) «sono stati coinvolti in tutto il processo e sono stati messi al corrente dell’avanzamento dei negoziati. «Ora – ha aggiunto Hansen – spetta a loro analizzare il risultato e vedere se è in linea con le aspettative». La sensazione è che la strada della ratifica dell’accordo sia in salita. Tra i Paesi più in disaccordo c’è la Francia. «Ci siamo espressi in modo molto chiaro, deciso e risoluto contro la conclusione dell’accordo perché avrà un profondo impatto sulla produzione nazionale nei settori dell’allevamento, del bestiame, del pollame e anche sull’industria dello zucchero e non garantisce in alcun modo la reciprocità delle norme che vengono imposte ai nostri produttori», ha ribadito la ministra francese dell’agricoltura, Annie Genevard. Meno intransigente la linea del governo italiano: «Raccolgo lo spunto di von der Leyen che ha detto di non vedere l’ora di confrontarsi con i Paesi Ue: noi siamo come sempre pronti al confronto, che deve prevedere il recepimento di alcune proposte del mondo produttivo, a partire da quello agricolo – ha detto il ministro Francesco Lollobrigida –. Il Mercosur, come tutti i trattati, ha dei pro e dei contro: i contro devono essere bilanciati da un’azione forte dell’Europa a garanzia di se stessa».
I membri della presidenza di Copa-Cogeca, l’unione delle più grandi organizzazioni agricole, si sono incontrati urgentemente con i ministri dell’agricoltura di Francia, Polonia, Italia e Spagna per discutere le conseguenze dell’accordo con il Mercosur. Il messaggio è chiaro: «Non siamo contrari agli accordi commercia-li, ma questo è inaccettabile così com’è».
Più morbida la posizione della confederazione degli agricoltori europei e del mondo, Confeuro, che parla di «un’intesa che presenta decisamente luci e ombre». Da un lato c’è preoccupazione sulla garanzia del principio di reciprocità, «senza il quale rischiano di entrare nell’Ue prodotti agroalimentari sudamericani che potrebbero non rispettare gli stessi standard ambientali, qualitativi e di sicurezza dei beni europei», dall’altro lato però in una fase in cui si alzano dazi e barriere commerciali, «l’accordo con il Mercosur potrebbe consentire ai Paesi Ue di esportare con più facilità prodotti che altrimenti in altre aree commerciali globali avrebbero difficoltà ad entrare»