Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2024  dicembre 10 Martedì calendario

PECCATI DI GOLA IN CONVENTO - I MONASTERI POSSONO ESSERE CONSIDERATI I PRIMI LABORATORI DI PASTICCERIA NELLA STORIA DELL'OCCIDENTE - DAL "TRIONFO DI GOLA" SICILIANO, ALLA PASTIERA E GLI STRUFFOLI NAPOLETANI E I BRIGIDINI ALL'ANICE FIORENTINI: SONO MOLTISSIMI I DOLCI CREATI DALLE SUORE DI TUTTA ITALIA - I MOTIVI SONO VARI: I DOLCI VENIVANO USATI COME OGGETTI DI SCAMBIO PER OMAGGIARE LE PERSONALITÀ IN VISITA, MA ERANO ANCHE UN MODO PER FINANZIARE IL CONVENTO E PER… -

«Il primo vizio capitale è l'ingordigia o gastrimargìa, che significa la concupiscenza della gola qualunque sia il cibo, il ventre sazio dà origine ai semi della lussuria e lo spirito, soffocato dal peso, non è più in grado di dirigere il timone del discernimento». Tutto questo secondo Giovanni Cassiano, monaco del IV secolo, fatto Santo dalla Chiesa, autore di un importante trattato sulla vita nei cenobi e sui rimedi ai vizi spirituali.

Con queste premesse, appare a dire poco curioso vedere come, a più di mille anni di distanza nel tempo, si sia affermato, dalla Sicilia delle clausure femminili, […] Il Trionfo di Gola, creato, sembra, dalle suore del Monastero dell'Oreglione a Palermo, ha per giunta mantenuto ostinato il segreto della sua ricetta tutta a strati: pan di Spagna, conserva di pistacchio, pasta frolla, crema di ricotta, bianco mangiare, pasta reale, gelatina di albicocche, granella di pistacchio e frutta candita. […]

LA STORIA Con buona pace del monaco Cassiano, il peccato di gola sembra essere stato insomma sdoganato proprio tra le silenziose, spiritualissime mura dei conventi. La storia è tuttavia più complessa e trae le sue origini nell'istituto del maggiorascato che significava il destino, per molte donne di famiglie nobili o notabili, di dover prendere i voti. In questo modo le cucine dei conventi, specie dopo l'ingresso prepotente dello zucchero al posto del miele nel XV secolo, divennero piccole isole dove le novizie potevano esercitare una innocente creatività, isole' che si trasformarono, di fatto, nei primi laboratori di pasticceria nella storia dell'Occidente.

Anche perché i dolci […] venivano usati come oggetti di scambio per omaggiare le personalità in visita, prima di diventare centro di una vera e propria attività commerciale, utilissima per il sostentamento del convento. Un fenomeno diffuso in tutta Italia, di fatto, che si tratti dei brigidini all'anice, nati nel convento del SS. Salvatore di Santa Brigida di Svezia a Firenze […] della pastiera napoletana, delle suore di San Gregorio Armeno, degli struffoli delle monache di Santa Maria dello Splendore a Napoli o del cous cous dolce della clausura del monastero del Santo Spirito, carissimo a Leonardo Sciascia. […]