Corriere della Sera, 10 dicembre 2024
Hamilton arriva in Italia
Le feste d’addio continueranno, dalla Malesia (sede dello sponsor Petronas) all’ Inghilterra (Brackley, quartier generale della scuderia Mercedes), fra emozioni vere e doveri aziendali da completare. Poi Hamilton si concederà le vacanze più brevi della sua carriera in F1 per iniziare la full immersion in Ferrari.
La testa era lì dall’attimo successivo alla firma. «È stata una stagione turbolenta, la più lunga mai affrontata: come una relazione di coppia, sai che ti lascerai ma continui a vivere insieme». A Maranello arriva motivatissimo, a chi gli sta intorno ha ripetuto di aver bisogno di aria fresca, di volersi immergere nella nuova avventura in modo totalizzante. Non cerca paragoni con il passato né riferimenti al metodo Mercedes, non porta supertecnici né dirigenti di fiducia. Con Vasseur si conoscono dai tempi della Formula 2 e si capiscono. Inoltre, il vice del francese, Jerome D’Ambrosio, era il braccio destro di Toto Wolff. Lewis sarà accompagnato da un cerchio ristretto di persone che lo seguono ormai da anni restando sullo sfondo, come lui desidera. L’ex pilota di Formula 3, Marc Hynes, che gli fa da manager e risolutore di problemi, una assistente personale alle relazioni pubbliche e qualche altra figura di supporto.
Per il resto il britannico ha espresso il desiderio di calarsi il più possibile nell’ambiente ferrarista, di lasciarsi guidare, soprattutto all’inizio, e l’intenzione è trascorrere settimane a Maranello per conoscere non solo il personale in pista, sul quale è già ben informato in quanto a ruoli e professionalità, ma anche quello in fabbrica che costruisce la macchina. Non solo: vuole scoprire l’azienda – dove prima entrava in incognito per acquistare supercar – e respirare la storia, finalmente quella ferrarista di Niki Lauda, al quale deve molto. Era stato l’austriaco a volerlo in Mercedes e a trasformarlo in un campione seriale.
Lewis vuole assorbire le procedure e il modo di ragionare, con l’obiettivo di raggiungere subito un alto livello di competitività sapendo che Leclerc avrà un vantaggio. Il programma che lo porterà al primo test, nella seconda metà di gennaio a Fiorano al volante di una monoposto «stagionata» (dovrebbe essere la 2023), è intenso.
Grande sarà la protezione della privacy, Hamilton è una superstar globale. È in grado di attirare masse molto più grandi di quelle che stazionano ogni giorno davanti ai cancelli della Gestione Sportiva. Tifosi giovanissimi, generazione Netflix a caccia di selfie, alcuni troppo audaci al punto di seguire il percorso dei piloti per tentare di scoprirne l’indirizzo. Quindi è naturale che ogni suo movimento sarà avvolto nella segretezza, su tutti la scelta della dimora italiana. Non una sola, l’idea di avere anche una base a Milano, città dove viene spesso e volentieri in occasione delle sfilate di moda, è una voce che circola. Fast & Fashion per puntare al Mondiale, a 40 anni. La Ferrari non può più attendere, e nemmeno lui ha troppo tempo per l’ottavo titolo.