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 2024  dicembre 09 Lunedì calendario

Chiudono le tv di Bandecchi

Feste amare per i dipendenti di Cusano News e Unicusano tv. L’amministratore delegato, Stefano Bandecchi (foto), ha deciso la chiusura di queste due emittenti dopo il sequestro preventivo di circa venti milioni di euro da parte della Guardia di Finanza. 
L’operazione arriva a seguito di una verifica della Procura di Roma sull’evasione fiscale dal 2016 al 2020. Secondo i giudici le operazioni finanziarie, sviluppate nel corso degli anni dalla società che gestisce l’università telematica e quindi anche i suoi canali tematici, non sono in linea con le finalità istituzionali dell’ateneo.
Bandecchi, anche sindaco di Terni e leader di Alternativapopolare, è indagato insieme con altre tre persone. I due canali – legati all’attività di Unicusano - hanno interrotto letrasmissioni venerdì scorso dopo cinque anni dallatrasmissione inaugurale. «Gli studenti della facoltà
di Lettere, Scienze della Comunicazione e Filosofia, iscritte presso l’ateneo – spiega la nota diffusa dallo stesso ateneo – perdono l’unica opportunità di formazione professionale data da un’università nazionale nell’ambito della comunicazione televisiva».
Rimangono senza lavoro 250 persone. «Ora vanno a fare gli agricoltori» è stato il primo commento dello stesso Bandecchi, affidato ai social. In un video, poi, il sindaco di Terni aggiunge: «Le persone che hanno perso il lavoro per ancora quattro mesi saranno pagate dall’università Niccolò Cusano». Il primo cittadino della città umbra attacca Guardia di Finanza e magistratura. «Dopo un indagine fatta con i piedi, confusa, fuori da ogni legge conosciuta, piena di ipotesi mai confermate – spiega – l’ateneo ha iniziato la liquidazione delle iniziative imprenditoriale legata alle attività accademiche. Quindi le chiusure e i licenziamenti sono solo all’inizio, 
Nella sua pagina Facebook il sindaco di Terni racconta ancora come è sfumato l’accordo con l’Agenzia delle Entrate. «Dopo otto mesi avevamo trovato una accordo, per un ammontare di 12,5 milioni di euro – dice l’amministratore delegato di Unicusano -. Accordo definitivo che avrebbe risolto i problemi e riportato le cose in un alveo di normalità. Ma la magistratura e la Guardia di finanza hanno maturato, evidentemente, un’idea diversa e l’Agenzia delle Entrate non se l’è sentita di dare seguito a quell’intesa che, secondo la magistratura, non andava bene»