Anteprima, 18 novembre 2024
Tags : Thomas Eugene Kurtz
Biografia di Thomas Eugene Kurtz
Thomas Eugene Kurtz (1928-2024), informatico statunitense. «Negli anni Sessanta ha contribuito a creare Basic, un linguaggio di programmazione pensato per rendere l’uso dei computer accessibile a tutti, anche agli studenti delle superiori. Grazie alla sua invenzione si deve anche il successo di un giovane informatico di nome Bill Gates, e della sua creazione Microsoft. Con un dottorato ottenuto all’Università di Princeton nel 1956, Kurtz ha accettato subito un posto al prestigioso Dartmouth College Mathematics Department, dipartimento di matematica in una università della Ivy League diretto da John G. Kemeny. Insieme a quest’ultimo, Kurtz ha ideato un linguaggio di programmazione con l’obiettivo di rendere l’utilizzo dei computer (che allora occupavano intere stanze) alla portata di tutti. Fino ad allora, infatti, linguaggi come Fortran e Algol comprensibili solo per chi già aveva una conoscenza approfondita dell’informatica. E, in generale, questi due linguaggi non sembravano semplici neanche per gli esperti, per colpa delle regole che spesso sembravano arbitrarie e “quasi impossibili da memorizzare”, come aveva raccontato lo stesso Kurtz in un’intervista alla rivista Time. Con l’obiettivo di rendere i computer facili da utilizzare, Kurtz e Kemeny hanno creato così un linguaggio di programmazione facile da memorizzare, dalle regole semplici. Sono passati sessant’anni e sei mesi da quando è stata rilasciata la prima versione di BASIC, acronimo di Beginners’ All-purpose Symbolic Instruction Code (Codice di istruzioni simboliche multiuso per principianti). La prima distribuzione di Basic è avvenuta grazie alle telescriventi che i due hanno regalato prima alle scuole della città di Hanover, poi della contea. Così Kurtz ha dato inizio alla sua missione: trasformare l’informatica in una scienza alla portata di tutti. Una missione che raggiunto il suo obiettivo originario (sebbene fosse coperto da brevetto, il linguaggio veniva comunque distribuito gratuitamente), ma che ha ottenuto anche il risultato di contribuire alla nascita di Microsoft. Il linguaggio ha continuato a essere popolare nel decennio successivo alla sua nascita (1° maggio 1964), in particolare grazie all’esplosione di popolarità del cosiddetti microcomputer che erano adatti all’ambiente domestico e quindi perfetti per chi voleva usarli per hobby. È anche il momento in cui due giovani, Bill Gates e Paul Allen, si stavano preparando a lanciare la propria impresa che avrebbe preso il nome di Microsoft. Nel 1975, i due avevano proposto alla Micro Instrumentation and Telemetry System (MITS), che aveva creato il microcomputer Altair 8800, di usare sulla macchina proprio il linguaggio BASIC. Un successo che ha portato a un accordo con la MITS per distribuire quello che è diventato il primo software di Microsoft. Questo ha poi portato anche alla creazione di uno dei più popolari “dialetti” del linguaggio di programmazione, chiamato appunto Microsoft Basic. Il Microsoft Basic divenne la base di un sistema di affari lucroso, grazie alla concessione di licenze d’uso del software. Fu adattato per la maggior parte dei numerosi home e personal computer degli anni settanta e ottanta. A differenza dell’Altair Basic, molti degli interpreti Basic per gli home computer erano integrati direttamente nella Rom, la memoria non voltatile, e quindi disponibili immediatamente all’avvio, accompagnati dal caratteristico prompt “READY.”. Di conseguenza, gli interpreti Basic (un interprete è un software che legge e “traduce” un codice scritto in un linguaggio di programmazione), rappresentarono una componente fondamentale e molto ben visibile dei sistemi operativi di tanti home computer dell’epoca. Negli anni successivi, il linguaggio sviluppato da Kurtz, declinato in decine di “dialetti”, è stato la base per numerosi software, ma anche videogiochi. Il suo inventore ha continuato nella sua missione di rendere l’informatica una scienza di tutti, collaborando anche alla creazione di standard per i linguaggi di programmazione» [Alvich, Cds].