4 novembre 2024
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Biografia di Art Garfunkel (Arthur Ira Garfunkel)
Art Garfunkel (Arthur Ira Garfunkel), nato a New York (New York, Stati Uniti) il 5 novembre 1941 (83 anni). Cantante. Attore. Cofondatore, con Paul Simon (Newark, New Jersey, 13 ottobre 1941), del duo Simon & Garfunkel, in attività dal 1956 al 1970 (con episodiche ricomposizioni fino al 2010, solo per esibizioni dal vivo). Vari riconoscimenti, tra cui sette Grammy Award e un Grammy Lifetime Achievement Award (tutti vinti insieme a Simon). «La rivalità era nata dopo i primi successi: Garfunkel non sopportava di dipendere da Simon per i testi e per la musica delle canzoni e anche per l’accompagnamento alla chitarra; Simon era geloso del fatto che Garfunkel come cantante solista, e grazie anche al suo bell’aspetto e ai riccioli biondi, si prendesse la maggior parte degli applausi senza quasi fare niente. Era infatti Simon la vera anima del duo: lui aveva suonato con Bob Dylan e Carole King, lui scriveva i versi e componeva le melodie, mentre sul palcoscenico appariva un comprimario di Art, era solo quello piccolo con i capelli neri» (Vittorio Sabadin). «Canto da quando avevo cinque anni. Cantare è la mia identità» (a Nigel Farndale) • Secondo dei tre figli di un commesso viaggiatore di ascendenze romene e di una casalinga di ascendenze russe, entrambi di famiglia ebraica. «Paul e Art si sono conosciuti nel 1953. Erano in classe insieme, prima media, in una scuola del Queens, a New York. “Siamo diventati amici a 11 anni”, ha raccontato una volta durante un concerto Paul: “A 13 anni abbiamo cominciato a cantare insieme. A 14 ci siamo messi a litigare”. Sintesi scarna ma efficace della tormentata storia di Simon e Garfunkel» (Massimo Gaggi). «I ragazzi crescono nell’America del dopoguerra, delle radio e del boom economico. Si appassionano al rock’n’roll di Elvis Presley e al soul/rhythm’n’blues dei neri. Con una particolare predilezione per il cristallino pop e le armonie vocali degli Everly Brothers, autentici idoli guardati con rispetto e desiderio d’emulazione. Nelle loro camerette Paul e Artie non fanno altro che provare e riprovare: una strofa, un ritornello, un inchino e un sorriso per la stampa. Aiutati dalle famiglie (le madri sono buone amiche) che li supportano, i due non cessano di credere in un’occasione di celebrità nello show business. Nel 1957 registrano per quindici dollari un provino di Hey Schoolgirl, tra le primissime canzoni, e la fanno arrivare sulla scrivania di Sid Prosen, discografico dell’etichetta Big Record. […] Prosen decide di scritturarli. Con i nomi d’arte Tom Graph (dalla mania di Garfunkel per il disegno di grafici e classifiche) e Jerry Landis (cognome di una fidanzata di Simon) stampati in copertina, Hey Schoolgirl fa il suo esordio in classifica salendo fino al n. 49. Il primo momento di gloria arriva nel novembre di quell’anno, con l’apparizione dei due in televisione, ospiti dell’American Bandstand di Dick Clark, una delle più popolari trasmissioni d’America. Quell’esperienza (cantano subito dopo Jerry Lee Lewis!) vale a Tom & Jerry più del tocco di Re Mida: 150.000 copie vendute del primo singolo, un risultato più che lusinghiero. Da quel giorno e fino al 1961, la coppia sforna altri otto singoli per varie etichette, che però falliscono tutti l’appuntamento con le zone calde delle hit parade. […] Nel 1959, finito il liceo, la coppia si separa: Garfunkel va a studiare Architettura alla Columbia, mentre Paul alterna gli studi di Letteratura inglese al Queens College con l’attività di cantautore in piccoli locali del Greenwich Village per guadagnarsi da vivere e sbarcare il lunario» (Ariel Bertoldo). «Dopo la laurea (1963) e alcuni interessanti viaggi in Francia, Caraibi, Sudafrica e Brasile (decisivi per la futura passione in materia world music), Paul ritrova anche il vecchio amico Art, che ha nel frattempo inciso due 45 giri con falso nome. Dopo averlo coinvolto in alcuni dei suoi lavori di sessionman (con nuovi pseudonimi: Paul Kane, True Taylor, Tico & the Triumphs), Simon introduce l’amico ad alcune sue composizioni originali nello stile del folk acustico. […] Sparrow, Bleecker Street e He Was My Brother: questi sono i titoli di quelle prime canzoni proposte al pubblico dal duo (che finalmente si presenta come “Simon & Garfunkel”) nelle coffee house del Village intorno all’autunno 1963. Il piccolo seguito di culto newyorkese e il ritrovato sodalizio artistico con l’amico bastano a Simon per decidere di abbandonare gli studi di Legge alla Brooklyn Law School e investire tutto sulla musica. Colpito dalle potenzialità della coppia, Tom Wilson della Columbia (produttore di Dylan) decide di mettere sotto contratto Simon & Garfunkel e far loro incidere il primo album. Una scommessa da non deludere. Wednesday Morning, 3 A.M. è il fatidico esordio dei ragazzi, un disco scarno e acustico, sorprendente per l’eclettismo di due ventiduenni» (Bertoldo). «Era il 1964. […] I due avevano appena registrato il loro album di debutto Wednesday Morning, 3 A.M.: un disco che non aveva avuto successo. Terminate le sessioni di lavorazione e consapevole del momento difficile, Simon decise di lasciare New York per trasferirsi per un po’ a Londra. Voleva suonare nei club europei, approfondire il folk britannico e crescere come musicista. Ma il suo manager, Tom Wilson, già al lavoro con un certo Bob Dylan per il capolavoro Highway 61 Revisited, […] decise […] di recuperare uno dei pezzi forti del primo album, The Sound of Silence. Una canzone acustica e intima. Il manager la trasformò in chiave elettrica, seguendo la strada che lo stesso Bob Dylan aveva indicato in quegli anni. Così, mentre Simon era impegnato in Inghilterra, telefonò a Bobby Gregg, Bib Bushnell e Al Gorgoni, per far registrare diverse sovraincisioni sulla versione originale del brano. Risultato: la ballata è diventata una delle canzoni simbolo degli anni ’60 americani, in grado di unire la tradizione del folk all’energia del rock, sul modello di gruppi come i The Byrds. Un pezzo in grado di scalare da subito le classifiche, arrivando a un milione di copie e costringendo Paul Simon a un frettoloso ritorno in patria per registrare subito l’omonimo album» (Giovanni Ansaldo). «Sounds Of Silence si apre proprio con quel magnifico trattamento elettrico riservato alla title track. […] Ispirato tanto nei testi quanto nella musica, l’album fa la sua comparsa nei negozi a metà gennaio ’66, salendo in un mese fino al n. 21 delle chart statunitensi e rimanendovi per ben 143 settimane. Il successo fulmineo dell’album e del singolo The Sound of Silence porta agli onori della classifica persino il riscoperto primo album, trascinandolo in alto fino al numero 30. Il grande passo è ormai compiuto: Simon & Garfunkel con il loro folk dalle buone maniere non sono più fenomeno locale. Amatissimi dal pubblico studentesco dei college e dei circoli letterari, i due preferiscono tuttavia non prendere parte attiva alla frenetica vita politica che assorbe l’America in quegli anni. […] Prima che il ’66 finisca, la coppia è tornata in azione: durante l’estate si sono accumulate tante idee, prontamente impresse su nastro. […] Come il precedente, anche Parsley, Sage, Rosemary and Thyme è premiato a furor di popolo, spuntando un lusinghiero n. 4 (per 145 settimane) negli States. Subito dopo l’uscita autunnale, la coppia si imbarca nella prima massiccia tournée americana: un fiume di date che li vede esibirsi senza sosta tra campus universitari e prestigiose symphony hall, sera dopo sera, un viaggio lungo ed estenuante. Il culmine del giro di concerti è certamente raggiunto con l’apparizione al Monterey Pop Festival (giugno 1967), la prima grande kermesse di talenti dell’èra psichedelica: Paul (tra gli organizzatori) e Artie si esibiscono in uno stadio da 50.000 persone, salutati come nuovi profeti alla stregua degli altri grandi ospiti (da Jimi Hendrix a Janis Joplin, da Otis Redding a Byrds, Who e Buffalo Springfield). Il battesimo ufficiale del nascente popolo della “Summer of Love” dona nuova linfa al duo, che a fine anno riceve un’altra proposta, ancora più allettante: il regista Mike Nichols offre loro la possibilità di curare la colonna sonora del suo film Il laureato, con un giovane Dustin Hoffman agli esordi. I ragazzi accettano con entusiasmo: il clamoroso boom della pellicola è ormai storia. Basti ricordare le prime sequenze di Hoffman sui tapis roulant dell’aeroporto (The Sound of Silence di sottofondo) o l’immortale Mrs Robinson in versione quasi definitiva, tema trainante di tutto il lavoro. […] La colonna sonora di The Graduate irrompe sul mercato direttamente al n. 1 delle classifiche (febbraio ’68), trainata in vetta dal fortunato singolo anch’esso al vertice per tre settimane. Il 1968 è certamente annus mirabilis dal punto di vista commerciale. Oltre al successo del film (Grammy Award per la colonna sonora; Mrs Robinson votata canzone dell’anno), arriva anche quello per l’album Bookends, nuovamente in cima alle chart americane e inglesi contemporaneamente. Mentre in America la stampa specializzata e la televisione non cessano di occuparsi di loro, in Inghilterra tutti gli album dei due sono presenti insieme in hit parade. […] Bookends contende al successivo il titolo di grande capolavoro di Simon & Garfunkel. […] Dentro c’è la versione definitiva di Mrs Robinson, con l’intro ritmata di voci e quel ritornello mandato a memoria da almeno tre generazioni. Per non parlare di America, un’altra ballata autobiografica, tra le migliori dell’intero songbook di Simon» (Bertoldo). «Il 1969 […] vede l’aggravarsi del rapporto di coppia tra Paul e Artie. I due si frequentano sempre meno, si fatica a trovare un equilibrio artistico come solo pochi anni prima. Nonostante i dissapori, si lavora: canzoni inedite per un nuovo album che, però, si rivela di lunga e laboriosa gestazione, […] tra incomprensioni e allettanti, inediti sbocchi di carriera: come quello capitato a Garfunkel, che accetta l’invito di Mike Nichols (una vecchia conoscenza) a far parte del cast del suo nuovo film, Comma 22. Il regista assicura ad Artie che le riprese (in Messico) non lo distoglieranno troppo dal lavoro in studio e che non gli ruberanno più di un paio di mesi. Lui accetta comunque, sicuro che un periodo di “disintossicazione” dall’amico non potrà che giovare agli equilibri interni del duo e alla sua dignità artistica. Le cose non vanno comunque per il verso giusto: la pellicola richiede ulteriore tempo (da 2 a 5 mesi) e Simon, per la prima volta, si sente snobbato, messo da parte. […] Al ritorno dell’amico dal Sud America e dopo una manciata di concerti a fine anno, la coppia porta finalmente a termine il lavoro, dopo mesi e mesi di ritardi e rimandi. Artie ancora non lo sa, ma Simon ha già rivelato a Clive Davis della Columbia l’intenzione di sciogliere il duo, poco dopo l’uscita del disco nuovo, che rimarrà l’ultimo in carriera. Bridge over Troubled Water (gennaio 1970; n. 1 in Usa e Uk) fa quindi storia a sé, album fortunatissimo (oltre 10 milioni di copie vendute) e lodato dagli artisti stessi, che, malgrado tutti i problemi, lo reputano il loro migliore di sempre. Tutto è davvero in magica armonia: le parti vocali, gli arrangiamenti, i testi, le musiche. […] Se Bookends era un album che rifletteva sul passato e celava un bisogno infantile di crescita, allora Bridge over Troubled Water è il disco del futuro e dei progetti dell’età adulta. L’ultima pagina di una storia che offre fin troppi spunti di riflessione sull’attività solista della coppia. Che però a quel punto non è neanche più tale: arriva infatti, puntuale come previsto, la notizia ufficiale dello scioglimento. A livello umano (attenzione: non artistico) non è più possibile andare avanti, le divergenze caratteriali e le ambizioni sono troppe e diverse» (Bertoldo). «Gli chiedo come mai decisero di abbandonare un successo così eccezionale. “Accadde qualcosa di molto strano. Non fui io a volerlo. Voglio essere sincero e dire la pura verità senza prendermela con Paul Simon, ma in effetti sembra da scellerati buttare alle ortiche la fama che si è conquistata e dire addio al successo. È una cosa da pazzi. Quello che avrei voluto era prendermi una pausa da Paul, perché mi stava dando veramente sui nervi, e non ne potevo più. Ma mi sarebbe bastata una pausa di qualche mese, fino alla fine di quell’anno”. […] Da quando Simon e Garfunkel si sono separati, nel 1970, Art si è sposato due volte, ha tirato su due figli maschi, ha fatto carriera nel cinema, ha viaggiato in lungo e in largo in America e in Europa – “per allontanarmi dalla gente” – e ha continuato a incidere. Anche se i suoi successi da solista sono stati scritti da altri, e anche se era Paul Simon a comporre tutti i pezzi del duo, anche lui compone. Per lo più poesie in versi sciolti. Scritti a mano. “Non ho mai comprato un computer o un telefonino”, dice. Fa anche molta matematica, avendola imparata da studente alla Columbia: “Sono preciso. Penso sempre in termini di frazioni. Gioco con i numeri e li trasformo in frazioni”, dice. A un certo punto ha anche insegnato matematica, negli anni ’70, benché fosse una popstar di fama internazionale. “Mi ero appena sposato e trasferito in Connecticut e nei paraggi c’era una scuola preparatoria. Così sono andato a insegnare matematica. Quella fu una fase molto strana della mia vita: smetterla con Simon & Garfunkel all’apice del successo e andare a insegnare matematica. Spiegavo ai ragazzi un problema, domandavo se avessero qualcosa da chiarire e invariabilmente mi chiedevano: ‘Come erano i Beatles?’”» (Farndale). Dopo la separazione del duo nel 1970, «solo apparizioni episodiche insieme, e sempre molto sofferte. Nel ’72 a un concerto per il candidato democratico alle presidenziali, George McGovern. Nel 1981 il celebre concerto di Central Park, a New York, con mezzo milione di spettatori. Poi bisogna aspettare fino al 1990 per un altro concerto. Poi, tre anni dopo, una tournée con 21 show in America, seguita, nel 2004, da 25 eventi in Europa, compreso quello a Roma, davanti al Colosseo, con 600 mila spettatori. Ancora un’apparizione insieme nel 2009, per la riapertura del Beacon Theatre. Poi un altro tour cancellato, nel 2010: stavolta per i problemi di salute di Garfunkel» (Gaggi). «Nel 2010 Art Garfunkel fu costretto a mettere in pausa l’attività canora a causa di un problema alle corde vocali. A provocare il danno fu, secondo i suoi racconti, un boccone di aragosta con cui aveva rischiato di soffocarsi durante una cena con uno dei figli: dopo l’episodio si rese conto che la voce non usciva più come prima e i medici notarono che una delle due corde vocali era ingrossata. Gli fu diagnosticata una paresi delle corde vocali, da cui si riprese, con molta fatica e tanto esercizio (smettendo anche di fumare), in qualche anno: “Temevo che non avrei mai più potuto cantare”, raccontò a posteriori. La perdita della voce portò al rinvio del tour di reunion con Paul Simon previsto per l’estate del 2010, e anche alla cancellazione dei suoi tour solisti negli anni successivi. Dal 2014 Garfunkel ha ripreso a cantare dal vivo senza problemi» (Barbara Visentin). In quanto a Simon, che ha invece dato l’addio al palco nel 2018 pur continuando a registrare in studio, «da solista ha avuto una carriera strepitosa, all’altezza di quella in duo. Garfunkel ha vissuto il momento più alto della sua carriera probabilmente nel 1981, con il concerto a Central Park di fronte a 500 mila persone, il momento culminante dell’ultima reunion con il suo amico/nemico. Come solista non ha lasciato tracce fondamentali. Quasi meglio come attore, visto che tra il 1970 e il 1971 ha interpretato due film manifesto della controcultura, Comma 22 e Conoscenza carnale, entrambi di Mike Nichols» (Paolo Biamonte). L’8 novembre è in uscita Father and Son, album firmato «Garfunkel & Garfunkel» e realizzato da Art Garfunkel insieme al primogenito Art Garfunkel Jr., in cui i due cantano alcuni dei brani più noti del secolo scorso, tra cui quello che dà il titolo al disco • «Art Garfunkel negli anni ’70 è stato sposato per qualche anno con Linda Marie Grossman, architetto. Nel 1975 ha divorziato e della prima moglie ha poi fatto sapere che non solo non era innamorato, ma che non gli piaceva neanche tanto. Il cantautore per alcuni anni ha poi frequentato l’attrice e fotografa Laurie Bird, che nel 1979 si è suicidata nel loro appartamento di Manhattan. Garfunkel ha in seguito raccontato che la morte della fidanzata l’ha lasciato in una profonda depressione. Dal 1988 Art è sposato con l’ex modella Kathryn Cermak: la coppia ha due figli» (Visentin) • Grande passione per la lettura e per l’escursionismo • Due arresti per possesso di marijuana, nel 2004 e nel 2005 • «Il posto di Art Garfunkel nella storia della musica popolare è l’Olimpo. […] La sua voce, limpida e cristallina, ha trasformato il repertorio di Simon & Garfunkel in una collana di perle che non teme il passare degli anni, e continua a brillare» (Ernesto Assante) • Significativo un aneddoto relativo a una conversazione da lui avuta con George Harrison (1943-2001), cofondatore dei Beatles. «Un giorno, a una festa, mi si avvicinò George e mi disse: “Il mio Paul è per me quello che il tuo Paul è per te”. Quello che intendeva dire è che l’effetto psicologico su noi due era il medesimo. I nostri Paul ci mettevano ai margini. Io credo che George si sentisse represso da Paul e che avesse notato la stessa cosa in me rispetto a Paul Simon. McCartney è stato un musicista straordinario che ha dato alla band tutta la sua energia, ma si è preso in cambio gran parte della sua gloria» (Farndale) • «Come sono oggi i suoi rapporti con l’altra metà della coppia di un tempo? “Buoni, ma sempre con i nostri alti e bassi. Sappiamo che quando cantiamo insieme si crea una straordinaria magia, ma funziona solo se accade ogni tanto. E poi, sia per lui che per me, è una storia di molti anni fa. Oggi entrambi siamo andati altrove”» (Assante, nel 2017).