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 2024  dicembre 06 Venerdì calendario

La cena dopo la prima alla Scala

Dopo il successo della “Primina giovani” con 11 minuti di applausi, domani il Piermarini inaugura la stagione con la tradizionale serata di Sant’Ambrogio. Protagonista Giuseppe Verdi, che torna con il melodramma La Forza del destino a dare il là, dopo 59 anni dalla direzione di Gianandrea Gavazzeni. Sul podio il maestro Riccardo Chailly che dirigerà un cast stellare dal soprano russo, Anna Netrebko, il baritono francese, Ludovic Tezier, e il tenore californiano, Brian Jadge.
E se nel Palco Reale non ci saranno il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, «per impegni istituzionali all’estero», e la premier, Giorgia Meloni, dentro e fuori dal teatro fervono già i preparativi. Anche quest’anno, per il dopo spettacolo, ci sarà la cena di gala alla Società del Giardino. Oltre cinquecento gli ospiti “placé” per un evento che ancora una volta porta la firma del Caffè Scala. Guidati da Salvatore Quartulli, sette maître, sessanta camerieri, trenta sommeliers e dieci addetti alla movimentazione per servire il menu firmato dallo chef a due stelle Michelin, Andrea Aprea. Come sarà l’allestimento delle tavolate? Le decorazioni sono state affidate agli studenti del triennio in scenografia di Naba, Nuova Accademia di Belle Arti coordinati da Desiree Demolli. A guidarli, passo dopo passo, la celebre scenografa teatrale Margherita Palli, set design advisor dell’Accademia, che li ha seguiti nella fase di elaborazione del progetto dell’allestimento delle tavolate, ma anche del disegno della decorazione floreale del palco centrale. «Il progetto degli studenti», spiega la Palli, «si ispira a Il Parnaso di Andrea Appiani, protagonista indiscusso della scuola neoclassica italiana, per la scelta cromatica dei fiori, e al cambio di stagione, con candelabri e decorazioni argento».
Esclusiva e inclusiva, la serata alla Società del Giardino vede impegnati giovani all’inizio del loro percorso professionale e della Locanda alla Mano di Milano, un progetto sociale di integrazione di ragazzi con sindrome di Down e diversamente abili. Il progetto è promosso e realizzato da Contè Società Cooperativa Sociale onlus, con il contributo di Repower, la collaborazione di Agpd (Associazione genitori ragazzi con sindrome di Down) e il patrocinio del Comune. Sulle tavole arriveranno prodotti a chilometro zero, alimenti non geneticamente modificati, grazie a pratiche di riuso e collaborazione con enti per donare il cibo ai più bisognosi. Quattro le proposte di finger food al passaggio, Baccalà mantecato con morbido di patata, Pomodoro giallo, lardo e pane croccante, Zuppa di pane con spalla di San Secondo e Focaccia ai semi di finocchio e pancetta piacentina che accompagneranno gli ospiti nel vivo del menù. In omaggio a Verdi e alla cucina milanese, la cena vera e propria si aprirà con risotto mantecato al grana padano riserva, funghi e sottobosco, evocando i profumi della terra amata dal compositore di Busseto. Poi lesso di vitello glassato al pepe nero con mostarda di Cremona e cavoletti, un tocco contemporaneo a un classico amato dal compositore. Si chiude in dolcezza con il dessert principe della tradizione natalizia meneghina, il panettone.
Molti gli storici sponsor della cena di gala. Bellavista, partner e fornitore ufficiale dal 2004, propone come ad ogni prima, le migliori selezioni di vendemmia tra cui l’ormai tradizionale Franciacorta Brut Teatro alla Scala 2020. Da Caffè Borbone, da sette anni partner e fornitore ufficiale del teatro, il caffè. Rinnovata anche la collaborazione con Elisenda, il marchio di alta pasticceria di Esselunga, con i macaron e il panettone, sia alla Società del Giardino che nei bar del teatro durante l’intervallo. Chiuso il sipario nel retro palco, sull’onda degli applausi, la tradizionale cena per le maestranze, un buffet per 500 persone allestito e cucinato dall’executive chef di Caffè Scala, Palmer Bischetti, e dal suo staff.