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 2024  dicembre 04 Mercoledì calendario

Dopo 4 anni l’auto elettrica perde il 70% del valore

Che le auto elettriche non siano particolarmente amate dagli italiani lo testimoniano i deludenti dati di vendita. Se in Europa la quota di mercato dei veicoli a batteria non supera il 14%, nel nostro Paese si fatica ad arrivare al 4%. Il tutto mentre gli analisti scommettono che il prossimo anno la mancanza di incentivi statali all’acquisto comporterà un ulteriore rallentamento delle vendite.
Ma c’è anche un altro aspetto da considerare: le auto elettriche si svalutano velocemente. Al punto che dopo quattro anni chi decide di vendere un veicolo a batteria potrebbe intascare appena il 30% di quanto pagato per acquistarlo da nuovo.
E il mercato dell’usato sta lentamente prendendo piede. I portali di annunci online raccolgono tantissime offerte di auto elettriche (solo su Autoscout24 ce ne sono più di 8 mila) che costano poco. «Venderle nuove è difficile, ma se si comprano usate si possono fare affari d’oro» spiega un venditore di un importante concessionario a CorriereMotori. «I prezzi bassi sono giustificati da una svalutazione di circa il 40% in due anni che arriva in quattro anni anche al 70%. Parliamo di auto del 2021 con meno di 40 mila chilometri che oggi vengono offerte anche a un terzo del loro prezzo iniziale di listino». I dati dell’Aci evidenziano però che i privati non sono ancora molto interessati alle elettriche usate: su 310 mila passaggi di proprietà di veicoli di seconda mano avvenuti a ottobre solo lo 0,8% ha riguardato le elettriche.
Dove finiscono quindi questi modelli? Secondo un’analisi del centro studi AutoProff, nei primi 10 mesi dell’anno oltre l’80% delle auto elettriche usate in vendita nel nostro Paese è stato acquistato da concessionari esteri, in particolare in Paesi del Nord Europa come Danimarca e Olanda, dove le elettriche vanno forte. Molte di queste auto sono state comprate in Italia sfruttando gli incentivi statali, che prevedevano uno sconto massimo che arrivava fino a 11mila euro. E ora a guadagnarci sono i rivenditori stranieri che comprano da noi a prezzi stracciati per rivendere in poco tempo sui loro mercati.
«Sono cose che accadono in un mercato ormai impazzito dove i concessionari sono spinti dalle case automobilistiche a immatricolare modelli elettrici in eccesso rispetto alla domanda per permettere loro di abbassare le quote di emissioni di Co2 ed evitare così le multe dell’Unione Europea» ha spiegato un rivenditore sempre a CorriereMotori. «Tutto ciò accade in un contesto dove gli obiettivi sono sempre più difficili da raggiungere». Il prezzo medio delle auto elettriche esportate da rivenditori italiani all’estero è di 33.100 euro e i brand più venduti sono Bmw, Audi e Volkswagen.