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 2024  dicembre 03 Martedì calendario

L’avvocato Malinconico, eccellenza della fiction italiana


È tornato «Vincenzo Malinconico, avvocato d’insuccesso» ed è un piacere che sia tornato. La figura dell’avvocato napoletano, un rassegnato metafisico, un precario cronico, soprattutto dal punto di vista sentimentale, un remissivo per ironia della sorte, «un rimuginatore che si perde nel rimuginio»; ebbene, questa figura si è ormai ritagliata un posto d’onore nella fiction italiana.
Per le sue amare riflessioni, come quando rilegge «Il pescatore» di Fabrizio De André in chiave giuridico-evangelica e conclude: «Non è un caso che De André abbia chiamato il figlio Cristiano». O come quando accetta di entrare nello studio di un collega e commenta: «Mi sono associato con uno che dice apericena». O come quando si rivolge direttamente allo spettatore.
Malinconico porta in video i brillanti intrecci dello scrittore Diego De Silva, che si traducono sempre in grazia espressiva, in sicura insicurezza di scrittura, in mille sfaccettature con richiami pop agli Ottanta: la seconda stagione è tratta dai romanzi «I valori che contano», «Sono felice, dove ho sbagliato?» e dal racconto «Patrocinio gratuito», editi da Einaudi. La regia della serie di Rai1 è di Luca Miniero.
Una nuova proposta di lavoro potrebbe riaccendere in Malinconico il desiderio di affermarsi e di aiutare chi ne ha più bisogno, grazie ai suoi metodi poco ortodossi da avvocato-psicologo, supportato occasionalmente da amici poco raccomandabili, ma di buon cuore, come Tricarico. Ma anche la vita famigliare è piena di sorprese: la ex moglie Nives sembra determinata a ricucire il rapporto, la figlia Alagia sta per diventare mamma, Alf si è dato al cinema impegnato e la suocera Assunta è in via di guarigione dopo una lunga malattia.
Dietro a questo avvocato che sembra sempre sul punto di soccombere c’è un uomo che cerca solo di nascondere la sua fragile sensibilità.
Da alcuni anni, Rai Fiction ha smesso (se non per rare occasioni) di produrre miniserie dedicate a poeti, santi e navigatori per accontentare la composizione del governo di turno e, pur nel rispetto del pubblico di riferimento, sta raggiungendo una qualità espressiva di tutto rilievo.