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 2024  novembre 29 Venerdì calendario

Biden e l’arma dell’Ozempic

Il team di Donald Trump accusa Joe Biden di aver autorizzato gli ucraini a colpire la Russia coi missili Usa a lungo raggio per ostacolare il dialogo del suo successore con Putin. Non è così, ma chi vuole leggere le mosse del leader uscente come bastoni messi tra le ruote di Trump dovrebbe guardare l’Ozempic, più che l’Ucraina. Il farmaco per il diabete che, insieme al «fratello» Wegovy, è diventato un toccasana anche contro l’obesità e sarebbe efficace anche contro le malattie renali, cardiocircolatorie e il declino cognitivo, fin qui è stato una cura per ricchi, dato il costo elevato. Ma ora Biden ha avviato le procedure per offrire questi farmaci gratuitamente ad anziani e poveri obesi, assistiti dai piani sanitari pubblici Medicare e Medicaid. Ma la rimozione del divieto di distribuire a spese dei contribuenti farmaci per il dimagrimento dovrà essere approvata a gennaio, quando Trump sarà presidente. Il suo ministro della sanità, Robert Kennedy Jr, già prepara il fuoco di sbarramento: «Non credo in questi farmaci. Il produttore (i danesi di Novo Nordisk, ndr) vogliono venderli a noi americani perché siamo stupidi e soffriamo di dipendenza dai farmaci». Partita chiusa, visto che, oltretutto, prescrivere questi farmaci a poveri e anziani costerebbe ben 35 miliardi di dollari in dieci anni? Non proprio. Becerra, ministro della Sanità di Biden, sostiene che lo Stato, distribuendo l’Ozempic, risparmierà: meno diabetici e obesi cronici da curare. E in Congresso c’è già una coalizione bipartisan pronta a sostenere il provvedimento. Anche perché Eli Lilly e varie aziende Usa stanno introducendo farmaci simili. Kennedy, inviso a sinistra perché contrario ai vaccini, al fluoro nell’acqua e ad altro, è tuttavia in sintonia con personalità democratiche, da Michelle Obama a Bernie Sanders, quando sostiene che una dieta ricca di vegetali mantiene sani in modo naturale (e costa meno). Trump per ora tace ma è un sostenitore delle imprese e del junk food: cibo killer che potrebbe essere sdoganato proprio dai nuovi farmaci. E il suo braccio destro, Susie Wiles, che sarà capo di gabinetto alla Casa Bianca, è stata lobbista di big pharma prima di entrare in politica. Kennedy può diventare la prima spina nel fianco di Trump. Sempre che un Congresso dominato dalla destra che lo guarda con sospetto anche perché pro aborto, non bocci la sua nomina.