il Giornale, 28 novembre 2024
Santoro riabilita B.
Non gliel’avevano chiesto prima, ecco il problema: è per questo che soltanto ieri Michele Santoro ha (...)
(...) dichiarato che Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri non c’entrano niente con le stragi del 1993. Forse Santoro ha atteso così tanto perché aspettava momento e sedeopportuni, come è la Commissione antimafia dove ha parlato ieri. Tra l’altro l’avevachiesto lui: il 25 ottobre aveva scritto alla presidente Chiara Colosimo per intervenire circa «l’opportunità della presenza in Commissione del senatore Roberto Scarpinato». L’aveva chiesto perché in precedenza, in un suo libro del 2021 sul pentito Maurizio Avola, aveva descritto il commando che aveva massacrato ilgiudice Borsellino e la sua scorta; e però il procuratore Scarpinato aveva subito detto che le dichiarazioni di Avola erano false e sollecitate da terzi, dunque strumento di consapevole depistaggio. Ma, secondo Santoro, quelle di Scarpinato erano balle,mentre i fatti del suo libro erano «oggettivi come già accertato dall’AutoritàGiudiziaria di Caltanissetta». Insomma: abbiamo uno Scarpinato sempre più avvitato nelle sue elucubrazioni e un Santoro che sta facendo pace con se stesso: «Continuarea dire che Berlusconi è autore delle stragi è una versione grottesca», ha aggiunto nel rispondere a una domanda del forzista Mauro D’Attis. Poi va
bene, dire che Cosa Nostra possa aver visto con simpatia Forza Italia «è del tutto ovvio», visto che «si proponeva inizialmente con una forte accentuazione di tipo garantista». Il che, in quegli anni, era davvero una novità. Persino la Mafia corleonese poteva appoggiare «chi faceva del garantismo la propria bandiera: che si trattasse di Pannella o di Martelli precedentemente. Da qui a dire che Berlusconi al telefono dava gli ordini a Cosa Nostra... Non abbiamo alcun indizio, nessuna prova. Continuare a insistere su questa roba ci fa perdere un sacco di tempo». Santoro docet. A insistere è rimasto giusto Scarpinato più i Cinque Stelle. Ci sarebbero pure, se non disturbano, molte sentenze o archiviazioni che a Caltanissetta e a Palermo hanno assolto Berlusconi e Dell’Utri per le stragi del 1992 (Capaci e via D’Amelio) e del 1993 (Milano, Firenze, Roma) più l’attentato al giornalista Maurizio Costanzo. È probabile che le sentenze, Michele Santoro, abbia anche finito di leggerle tutte.