Avvenire, 27 novembre 2024
Il treno Sicilia Express da Torino a Siracusa
Freccia del Sud, Freccia della Laguna. Denominazioni di un passato ferroviario che collegava il nord con la Sicilia. Un modo di viaggiare a dimensione umana, scalzato dall’avvento delle low cost aeree, tanto a basso costo che nelle stagioni di punta diventano un salasso. Forse anche per questo la riscoperta di un treno “notturno” è una scommessa che potrebbe risultare vincente. Scommette la Sicilia che, grazie a Treni Turistici Italiani (TTI), lancia il Sicilia Express. Un convoglio che è una strenna natalizia, visto che partirà il 21 dicembre da Torino Porta Nuova con destinazione Palermo e Siracusa – dopo la separazione in due una volta traghettato sull’Isola – per rientrare il 5 gennaio.
Per Alessandro Aricò, assessore alle Infrastrutture della Regione Siciliana infondo è un «un ponte che unisce l’Italia a tariffe agevolate» in quanto il biglietto costa 29,90 euro (che diventano 40 in cuccetta e 50 in vagone letto) per la sola andata. Un prezzo reso possibile dalla scelta della Regione di finanziare unica in Italia – per intero un collegamento interregionale. Un treno (con fermate a Novara, Milano Porta Garibaldi, Parma, Modena, Bologna, Firenze Santa Maria Novella, Arezzo, Roma Tiburtina e Salerno) che riscopre anche il piacere del viaggio basato sui concetti del grande comfort con carrozze tradizionali a scompartimenti, elegantemente ristrutturate e dalle sedute in pelle e velluto che rimandano all’eleganza di un tempo d’oro del viaggio in treno – e che vuole pure raccontare un’esperienza garantita dalla presenza di influencer siciliani e dai piatti degli chef dell’Isola che si troveranno nella carrozza ristorante, sempre aperta per tutto il viaggio e frutto di un restyling accurato e delicatamente conservativo. Per TTI, la società guidata dall’Ad Luigi Cantamessa, si tratta di un nuovo tassello nella campagna di valorizzazione di un turismo, sostenibile e che strizza l’occhio alla qualità. Dopo il rilancio dei treni storici di Fondazione Fs, e l’ importante operazione di preservazione di linee (provvisoriamente) distolte al servizio commerciale, con la contemporanea conservazione delle infrastrutture e degli edifici, l’impegno di TTI negli Espressi turistici con l’arrivo in Sicilia rappresenta un’altra pietra miliare della riscoperta di un modo di viaggiare in treno alternativo a quello che ha preso piede nell’ultimo ventennio. Al successo negli scorsi mesi estivi dell’Espresso Salento da Roma a Lecce, di quello Riviera da Milano a Ventimiglia poi “allungato” a Nice Ville, dell’Espresso Versilia da Milano a Livorno e dell’Espresso Cadore da Roma a Calalzo (con navetta stradale per arrivare alla perla Cortina, orfana del suo trenino dal 1964 e caso di discussione per la realizzazione di una nuova linea irrinunciabile visto i flussi turistici) si è successivamente aggiunto quello di due nuove destinazioni, con l’Espresso Assisi da Roma alla città di san Francesco (poi allungato ad Arezzo e Firenze) e l’Espresso Langhe-Monferrato, un viaggio in un territorio dei vini ma dove i prodotti della vigna sono quasi un pretesto per scoprire la bellezza di un’area che è patrimonio dell’Unesco.