Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2024  novembre 27 Mercoledì calendario

Marc Bloch riposerà al Pantheon

In occasione dell’80° anniversario della liberazione di Strasburgo il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato che le spoglie dello storico Marc Bloch entreranno al Pantheon, dove riposano le donne e gli uomini che hanno fatto grande la Francia. Bloch è stato il co-fondatore della École des Annales che ha rinnovato lo studio della storia estendendolo a sociologia, geografia e psicologia, nel 1943 è diventato uno dei capi della Resistenza a Lione e un anno dopo è stato arrestato, torturato e ucciso dai nazisti. Ma prima, nel 1940, ha scritto il suo capolavoro, La strana disfatta, l’analisi del crollo della Francia di fronte ai tank di Hitler. Oggi saltano agli occhi due passaggi. Uno sui pacifisti: «Insegnavano, a ragione, che la guerra accumula devastazioni inutili. Omettevano di distinguere tra la guerra che decidi di fare volontariamente e quella che ti viene imposta, tra omicidio e legittima difesa». L’altro sul «ritorno alla terra» e al piccolo campanile caro a Pétain e a tanti declinisti nostri contemporanei: «È stata la sconfitta della nostra cara cittadina, le sue giornate dal ritmo troppo lento, la lentezza dei suoi autobus, le sue amministrazioni sonnolente, le piccole manovre dei politicanti, il gusto del già visto e la diffidenza verso qualsiasi sorpresa capace di turbare le sue comode abitudini». La famiglia di Marc Bloch ha dato l’assenso al trasferimento al Pantheon, con l’unica condizione che alla cerimonia non partecipi «l’estrema destra, in qualsiasi sua forma».