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 2024  novembre 27 Mercoledì calendario

Con il black friday si spende per non pensare

Quella coperta elettrica inutile comprata in tre clic, per tirarsi un po’ su il morale? In mezzo a guerre, inflazione, riscaldamento globale, elezioni divisive c’è un neologismo pure per quella: ed è «doom spending». Cioè «spesa da catastrofe imminente». Ho l’ansia, quindi compro. Gli americani hanno il «doom spending», spiega la Cnn: e dunque in questo Black Friday comprano per rifarsi della mestizia elettorale.
«Votare», dice alla Cnn una signorina che si è appena comprata una borsetta perché aveva votato democratico, «ci fa pensare di avere controllo sulle nostre vite, ma non l’abbiamo. Che ci resta da fare?». Un terzo degli americani dice che «risparmiare è difficile, per il forte senso di incertezza»; l’inflazione è domata, ma i prezzi di case e beni di largo consumo non sono scesi; il 54 per cento degli americani, per Gallup, si fida più di Trump che di Harris in tema di economia, eppure in attesa che prenda servizio ecco un’epidemia di «doom spending». Su Tiktok il ritornello evocato dall’hashtag #doomspending è «non possiamo comunque permetterci una casa, almeno ci compriamo cose carine».
E come le indigestioni a Natale, il «doom spending» si acuisce la settimana del Black Friday, cioè questa: il «venerdì nero», festività pagano-commerciale inventata negli Stati Uniti negli anni 50 per sollevare il commercio nel giorno in cui la gente comprava meno di tutto l’anno e cioè l’indomani del Ringraziamento, e recepita benissimo in tutto il mondo dove pure il Ringraziamento non si festeggia, per comprare i regali di Natale.
In Italia, dove fino a pochi anni fa persino la festa della mamma e quella del papà erano considerate «feste commerciali», il rito ha attecchito: lo fanno, secondo Confcommercio, due consumatori su tre. Segue poi il Cyber Monday: il lunedì successivo, quest’anno il 2 dicembre, è stato inventato nel 2005 per rilanciare anche gli acquisti online e si spiega con le connessioni lente dell’epoca: dopo un giro di vetrine nei giorni del Ringraziamento, al lunedì gli americani tornavano in ufficio e compravano, con l’Internet veloce. Non serve più: solo in Italia, per esempio, avviene online il 60 per cento degli acquisti del «venerdì nero», e circoleranno nei furgoncini dei corrieri, secondo il Politecnico di Milano, 38 milioni di pacchi. Ogni italiano spende in media, per il Codacons, 274 euro, sollevando un polverone di 4 miliardi; una briciolina (circa 2 per cento) di Finanziaria.
Ma per comprare cosa? Secondo i trend di Google, tra gli oggetti più cercati c’è la friggitrice ad aria: le sue vendite si impennano da tre anni tra il Black Friday e Natale. Per il resto non ci sono statistiche ancora su quale sia l’oggetto più venduto, il Black Friday è dopodomani, ma da Amazon trapela che oltre agli auricolari, vendutissimi nella versione antirumore, ai dispositivi per la domotica, molto scontati, e agli spazzolini elettrici, le categorie più vendute perché in sconto sono detersivi per la lavatrice e capsule del caffè. Cioè articoli quotidiani che sempre più consumatori percepiscono come un po’ cari.
A ieri, i più venduti dai link affiliati del nostro sito La scelta giusta – che propone recensioni indipendenti, ma con link a vari siti di ecommerce – erano, nell’ordine: testine per lo spazzolino elettrico, scorta di panni per la polvere, scorta di fazzoletti di carta, pastiglie per la lavastoviglie e per la lavatrice, capsule di caffè. Nel 2020 e 2021 il Black Friday era un boom di vendite di mascherine. Nel 2024 dell’inflazione, si aspettano gli sconti anche per detersivi e caffè. Pure questo è un po’ «doom spending».