Il Messaggero, 25 novembre 2024
In un quartiere di Roma brutta aria per i sovrappeso
Da un po’ di giorni il signor Franco (il nome è di fantasia per evidenti ragioni di riservatezza) ha la sensazione che gli altri lo guardino in modo diverso. I colleghi quando lo incontrano si scambiano occhiate e sorrisini. Anche in pausa caffè, al bar di fronte al lavoro, in via di Donna Olimpia, si sente osservato. Poi un giorno, al bar, un amico gli ha spiegato cosa sta succedendo: «Dicono che somigli al maniaco di Monteverde». Come ha raccontato il Messaggero, da un paio di settimane sui telefonini del quartiere gira un avviso che segnala la presenza di un molestatore seriale. Pare che un uomo sui 50-60 anni, descritto come «un tipo molto sovrappeso» infastidisca le ragazze mentre si aggira a cavallo di un motorino per le strade tra viale Quattro Venti e la circonvallazione Gianicolense. Nelle scuole della zona, al Morgagni, al Manara, lo hanno visto avvicinare le liceali all’uscita, seguirle mentre tornano a casa, qualcuna ha sporto denuncia, la Polizia sta cercando di identificarlo. Franco è comprensibilmente infastidito dall’idea di essere associato, anche solo per scherzo, a un molestatore di adolescenti. «Ma poi perché proprio io? L’età corrisponde, d’accordo, ma io non vado in motorino. E soprattutto: ti sembro in sovrappeso?» chiede all’amico, che però resta in silenzio. Anche il barista evita di commentare e si gira dall’altra parte. Franco è infastidito, se la prende con le malelingue del quartiere e con i colleghi. Poi l’irritazione si trasforma in amarezza, e a bassa voce Franco conclude: «Da domani mi metto a dieta».