la Repubblica, 25 novembre 2024
In regalo un naso nuovo
Volevo troppo un naso nuovo, dice la ragazza.Troppo, lo voleva. Dunque l’ha comprato, poiché ogni cosa come noto si può acquistare. Un naso poi con grandissima facilità, è tra i più economici pezzi di corpo sul mercato. Da giorni si moltiplicano le testimonianze di giovani donne sopravvissute, è letteralmente il caso di dire, all’intervento di rinoplastica che ha ucciso Margaret Spada. Si sono operate nello stesso appartamento di un condominio, con le stesse modalità. Una delle ultime testimonianze mi pare interessantissima come contributo a capire cosa passa nella testa di chi citofona a un tizio visto in un video su TikTok per farsi da lui anestetizzare, rompere le ossa del viso e sollevare la punta del naso. Dice Altea Lenzi, da Livorno, che tutto è iniziato durante il lockdown: «Passavo le giornate a casa a guardare i video di queste influencer: bellissime, perfette, rifatte benissimo». Rifatte benissimo. «Ho iniziato a non piacermi più». Certo, nel confronto con le rifatte benissimo soccombi. «I prezzi dei nasi erano bassi e mi sono convinta». Bassi quanto? «3200 euro senza fattura». Insomma, mica tanto bassi per una ragazza appena maggiorenne. Glieli avranno dati i genitori, i parenti, quei soldi? Erano tutti consapevoli e consenzienti?Questo la ragazza non dice, ma si suppone: «Mi ha accompagnata mia zia, era lei che mi cambiava i tamponi pieni di sangue». Si configura dunque un problema non sufficientemente messo a fuoco: le zie, forse le nonne, comunque i genitori. Non sono solo le ingenue fanciulle a farsi turlupinare da un sedicente specialista in rete. Sono gli adulti di riferimento. Vediamo le modalità: «Ho mandato su WhatsApp le analisi che mi avevano chiesto ma mancava qualcosa. Ti facciamo un regalo, mi hanno detto: ti operiamo lo stesso. Non ti facciamo l’anestesia totale se prometti di stare ferma». Ecco. Si suppone che qui un adulto chieda scusa, cos’è questa storia del regalo e dello stare ferma. Ma no, l’adulto non lo fa.