Corriere della Sera, 25 novembre 2024
Tennis, da sport per pochi a fenomeno di massa
Ma allora la televisione è anche buona maestra! Il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, è molto soddisfatto: «Jannik Sinner sta appassionando l’Italia. E sta avvicinando sempre più persone al tennis».
Si può parlare dunque di «effetto Sinner»: i successi del fenomeno altoatesino, oggi numero 1 al mondo nel ranking ATP, lo hanno reso un idolo assoluto per «grandi e piccini». Un ultimo anno pieno di grandi soddisfazioni ha permesso alla stella del tennis italiano di accumulare un patrimonio con molti zeri. Se adesso tutti sono appassionati e intenditori di tennis (uno sport che sembrava sul punto di lasciare il posto a un suo surrogato, il padel), se in moltissimi vogliono praticarlo, se tutti i circoli e le scuole di tennis registrano un numero incredibile di iscrizioni lo si deve principalmente alla forza trainante della tv.
Si ripete, a distanza d’anni, l’effetto Tomba sullo sci: da disciplina per pochi a fenomeno di massa. Forti di questo ragionamento, molti sono anche convinti del contrario: se va in onda e ha successo un programma sulla mafia tutti diventano mafiosi, la televisione diventa cattiva maestra! Dobbiamo far finta che la criminalità organizzata non esista? Dobbiamo produrre solo fiction agiografica per dare di noi un’immagine positiva, sinneriana? Dobbiamo chiedere alla tv, al cinema e ad altre forme espressive di esimersi dal raccontare la malavita, nel timore che ciò dia origine a comportamenti emulativi?
Sostenere l’esistenza di una connessione diretta tra l’esposizione ai messaggi dei media e il comportamento dell’individuo è teoricamente ingenuo (era una teoria in voga negli anni ’20 del secolo scorso, smentita poi da tutti gli studi sugli effetti dei media). Significa trascurare l’aspetto della fruizione, il peso del contesto e delle motivazioni degli individui, riducendo l’analisi a un conteggio della frequenza con cui un certo contenuto viene diffuso. Certo, il campione sportivo ha sempre esercitato un grande fascino, ma gli effetti sociali della tv si misurano sul lungo tempo come sintomi e simboli di fenomeni di più ampio respiro. Comunque, viva Sinner!