La Stampa, 22 novembre 2024
Jovanotti ricomincia da Montecristo
Che il fisico di Jovanotti sia quello di un super atleta capace di un recupero dai traumi che noi umani neanche possiamo immaginare, è un dato di fatto. Meno d’un anno fa, era gennaio, Lorenzo si sottoponeva al secondo intervento alle ossa in pochi mesi, un’operazione riparatrice che doveva riaggiustare uno scheletro ridotto malissimo dopo l’incidente del luglio 2023. Una caduta in bici sulle strade di Santo Domingo aveva provocato fratture scomposte a femore e clavicola. L’imperizia dei medici non aggiustò a dovere quel danno e mesi di fisioterapia non avevano cancellato dolori e problemi motori.Quando nel ’92, scrisse Ragazzo fortunato, Jovanotti non poteva nemmeno immaginare quanto lo sarebbe stato negli anni a seguire. Oggi il ragazzo di 58 anni è a posto, fisicamente ristabilito e pronto per ricominciare un ennesimo capitolo della vita artistica. Il 4 marzo da Pesaro partirà l’avventura live di «Palajova! 2025», un tour che dopo sette anni vedrà il ritorno di Lorenzo nei palazzetti e, si dice, ci potrebbe essere anche un passaggio al Festival di Sanremo in veste di superospite. Prima però c’è tanta roba e per cominciare ecco un nuovo singolo già in radio. «Montecristo è il titolo del famosissimo romanzo di Dumas ma è anche quello che ho voluto dare alla prima canzone di un lungo viaggio – ha scritto ieri Lorenzo sul suo profilo Instagram -. Scrivendovi queste parole mi emoziono, sento il battito che accelera nel petto, perché ripartire con nuova musica e nuovi progetti è bellissimo. Abbiamo tanto da condividere nei prossimi mesi, il nuovo album uscirà il 31 gennaio e sarà pazzesco, si parte»!E che partenza, visto che dal making of del video di Montecristo, un corto di 20’, si intuisce il grande lavoro che è già stato fatto e si farà. Ascoltando il singolo è chiaro l’intento. Jovanotti vuole scrollarsi di dosso il dolore, l’ansia e la tristezza del non sapere cosa sarebbe stato del suo lavoro. L’incipit è rivelatorio: «Una sirena mi ha tagliato la strada per costringermi a guardare le cose con occhi nuovi». Più chiaro di così. Parole che fanno riflettere sulla resilienza di cui è capace. Nel raccontare in note il dramma che gli è accaduto, Loré non usa immagini negative ma una sirena; un essere mitologico e impossibile, si è messa in mezzo fra lui e una vita che andava a cento all’ora obbligandolo a uno stop. «Montecristo è sbocciata per caso – racconta – o per forza, come succede con i sogni. È un brano che racchiude un’atmosfera metafisica, nato probabilmente durante la mia prima convalescenza, dopo l’intervento di un anno e mezzo fa. In quel periodo ascoltavo l’audiolibro de Il Conte di Montecristo, un romanzo che avevo letto 15 anni fa e mi aveva affascinato. Dumas, che ha scritto anche I tre moschettieri, è un narratore immenso, e mi sono identificato con il protagonista: un giovane tradito, che perde tutto – l’amore, il suo ruolo nella società – e si ritrova da solo in una cella, da dove inizia il suo percorso di rinascita. Per me scrivere è sempre un esercizio, un modo per elaborare quello che vivo, e da quella sensazione di smarrimento e rivincita è nato il testo. Poi un giorno Dario Faini (Dardust) mi ha fatto ascoltare una melodia al pianoforte nel suo studio di Milano. Ho provato ad adattare il testo alla sua musica e subito ho capito che funzionava. In pochi minuti abbiamo dato vita alla canzone, ma come sempre accade, la rifinitura ha richiesto mesi».Nel pezzo la voce di Lorenzo va incontro a una linea melodica di archi fino a quando il reggaeton prende il sopravvento sottolineando i quattro punti cardinali della canzone: rinascita, superamento del trauma, cambiamento e libertà. «Il brano unisce due mondi – svela Jova – il reggaeton con il suo ritmo contagioso che ormai è diventato il suono del mondo e un’atmosfera orchestrale, più classica. In mezzo, ci sono io e la mia storia. È una canzone che evoca avventura, ricerca e anche mancanza, quel vuoto che ci spinge a muoverci per trovare ciò che cerchiamo. La frase chiave è: “Anche quando sei con me mi manchi"».Lorenzo e Dardust avevano già lavorato insieme in Nuova era del 2019. «Credo che Lorenzo sia una delle cose migliori che possano capitarti in studio – dice il produttore – e anche nella vita. Positività, entusiasmo, coraggio ed esplorazione. Il brano è intenso, audace e al di fuori di ogni campionato come Montecristo». Il videoclip «è avventuroso, metafisico e psichedelico – racconta il cantautore – un sogno che arriva e basta. Io potrei essere un naufrago, forse il cameriere di una festa su una nave, o magari il capitano o un semplice marinaio. Su un’isola desolata incontro figure che potrebbero esistere solo nella mia mente: ombre, tribù di spiriti, una sirena. Il duello di scherma con un’ombra, un cavallo che è il mio segno nell’oroscopo cinese e un animale con cui mi identifico e una moneta antica con l’incisione “Laurensius Juvenis Artifex”, il giovane Lorenzo artista». L’artista è tornato.