la Repubblica, 19 novembre 2024
Matite e sigarette le splendide ossessioni del maestro Miyazaki
In una mano ha sempre una sigaretta, nell’altra la matita, mentre batte nervosamente il piede. Passa le giornate allo Studio Ghibli, chino su una piccola scrivania piena di bozzetti e colori. Hayao Miyazaki, oggi 83 anni, ha sempre disegnato tutto a mano e ha passato i precedenti sette realizzare Il ragazzo e l’airone, con cui quest’anno ha vinto il terzo Oscar. Sette anni raccontati nel documentarioHayao Miyazaki e l’airone, diretto da Kaku Arakawa e in sala dal 25 al 27 (Lucky Red).
Un periodo faticoso condensato in due ore da Arakawa, già regista di altri doc su Miyazaki: ora, però, per la prima volta il regista giapponese si svela nel suo immenso talento ma anche nella sua debolezza. C’è spazio solo per il genio, le ispirazioni e l’immaginazione, accompagnati daspezzoni dei suoi film a sottolineare come la realtà abbia preso vita nelle sue creazioni animate. Del suo lavoro Miyazaki dice: «È come aprire il coperchio del cervello, lì pesco le idee».
È il 2013 quando Miyazaki annuncia il ritiro. Ma appena tre anni dopo riprende la matita: «Credo di potercela fare», dice. Tra i primi disegni c’è l’airone cenerino, modellato sulle sembianze del suo socio e amico,produttore dello Studio Ghibli, Toshio Suzuki. Ogni giorno il regista va a piedi al lavoro, salutando i bimbi dell’asilo tra casa sua e lo studio. Sono loro che ogni 5 gennaio gli portano una torta per il compleanno.
Nel progetto viene coinvolto Takeshi Honda, già al lavoro su Evangelion, troppo giovane secondo Miyazaki che però sarà costretto a inchinarsi di fronte alle prime sequenze animate. E tra alti e bassi, passeggiate, sigarette e pisolini, il lavoro va a rilento e il produttore Suzuki è preoccupato: «Va e viene dal mondo reale, ha superato il limite». Ma finalmente arriva il grande giorno: Il ragazzo e l’airone esce in Giappone. È un trionfo, e lo stesso giorno, il 14 luglio 2023, dopo aver svuotato la sua scrivania, su un foglio bianco il regista scrive di sé stesso: «Miyazaki continuerà a realizzare film. Basta piagnucolare, andiamo avanti».