Corriere della Sera, 17 novembre 2024
Chi è Karoline Leavitt
Telegenica e fedelissima del capo quando il capo ancora non la conosceva: fin dal 2016 ai tempi dell’università al St. Anselm College del suo New Hampshire, Karoline Leavitt, oggi la più giovane portavoce nella storia della Casa Bianca con i suoi biondi ventisette anni, accusava i media «liberal» di falsità nei confronti di Donald Trump, «che non sarà perfetto ma combatte una battaglia contro la corrotta» Hillary Clinton e un’altra contro «i media disonesti». Ne ha fatta di strada, la figlia dei gelatai di Atkinson, da quando ancora studente entrò come stagista nell’ufficio stampa di Donald I a Washington. Ieri il presidente-eletto ha annunciato che la portavoce della vittoriosa campagna elettorale 2024 guiderà la Briefing Room, nella West Wing della Casa Bianca, già teatro di battibecchi e memorabili esclusioni come nel 2017, quando ad alcuni giornalisti fu impedito di partecipare alle conferenze stampa in quanto «nemici del popolo». Trump la definisce «una comunicatrice tosta ed efficace: saprà trasmettere in maniera eccellente al popolo americano il messaggio del Make America Great Again». Riuscirà a non deludere il capo? Dietro a quel podio, durante il suo primo mandato, Donald ha cambiato ben quattro persone. Giovane e già veterana: Lewitt nel 2022 si è fatta le ossa correndo come trumpiana doc per un posto alla Camera nel New Hampshire, pur uscendo sconfitta. Orgogliosa mamma lavoratrice della Generazione Z: Caroline ha raccontato alla tv «amica» Fox di essere stata assunta per la campagna 2024 poco dopo aver appreso di essere incinta. Ha partorito tre giorni prima dell’attentato a Trump in Pennsylvania. E pochi giorni dopo ha detto al marito Nick che «doveva tornare assolutamente a lavorare».