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 2024  novembre 16 Sabato calendario

Notizie positive su animali e ambiente

Cose belle dal mondo (sottotitolo: per non pensare che tutto va male) è un libro che raccoglie 250 “notizie positive” che sfatano il pessimismo imperante, ogni volta che pensiamo a temi come la Terra e l’ambiente. «L’obiettivo è dare respiro e, poi, coraggio a chi si avventura tra le sue pagine», spiegano i due curatori, Camilla Soldati e Matteo Suanno di LifeGate, sito web attivo anche con radio e podcast. La fonte delle notizie è la pagina Instagram di questo portale, diventato ora un libro Rizzoli, diviso in due parti: il primo Per respirare e il secondo Per Reagire. Da una parte scoperte naturali e scrigni di biodiversità; dall’altra storie di partecipazione sociale e di vittorie ritenute impossibili.E quindi, si parte dal geco dal colore acceso che ricorda il quadro Notte stellata di van Gogh, e per questo è stato battezzato Cnemaspis vangoghi; si passa per la nascita di un cucciolo di cervo italico nel Parco naturale delle Serre, un’area protetta della Calabria, nuova speranza per il ripopolamento di questa specie, oggi confinata in una riserva in provincia di Ferrara. E poi c’è il record in Italia, assolutamente impensabile, dei nidi di Caretta caretta, la specie di tartaruga marina più diffusa nel mar Mediterraneo: sono ben 404 (più del doppio rispetto all’anno scorso, quando erano 248).Non è sempre vera la massima If it bleeds, it leads, “se scorre il sangue fa notizia”, spiegano i curatori nell’introduzione. Per evitare che la tragedia sia l’unico modo di raccontare il nostro mondo, è nata l’anno scorso una rubrica, Cose belle successe sulla Terra nell’ultima settimana, postata ogni sabato sulla pagina Instagram di LifeGate, contenitore di notizie positive «in tema di ambiente, biodiversità, diritti e innovazione». Un antidoto all’ecoansia imperante: uno studio pubblicato su The Lancet nel 2021 e condotto su giovani tra i 16 e i 25 anni, ha mostrato che quasi sei persone su dieci si definiscono “estremamente preoccupate” dagli effetti del clima che cambia.E quindi, che bello scoprire – mentre continuano a rimbombare nella nostra testa notizie di coralli che muoiono a causa del surriscaldamento globale – scoprire che, invece, le barriere coralline del mondo sono molto più grandi di quanto pensassimo fino a ora. Il 25 per cento in più. Gli ultimi studi, con strumenti satellitari estremamente sofisticati, hanno aggiunto un’area pari a 64mila km quadrati – grande quanto l’Irlanda – portando il totale a quota 348.000, un territorio vasto come la Germania. E che bello apprendere dell’esistenza (in Australia) di una specie di rana talmente straordinaria da essere chiamata Ranoidea splendida, grazie al suo colore verde brillante che le serve per mimetizzarsi tra il fogliame.Molte notizie positive riguardano proprio l’Italia. La lontra sta tornando a colonizzare i nostri fiumi, soprattutto i corsi d’acqua montani. E non è da poco scoprire che una pianta cresca soltanto sulle mura del Castello Sforzesco di Milano. Si tratta dell’Hieracium australe, sottospecie mediolanense, peculiare di queste mattonelle medievali. E c’è una particolare piccola campanula viola, denominata Campanula bergomensis, proprio perché esiste, stando alle conoscenze attuali, solo nella Bergamasca.È di buon auspicio anche il ritorno di sessanta esemplari di orso andino, o dagli occhiali, nelle foreste boliviane: si tratta della specie che ha ispirato il personaggio letterario di Paddington, catapultato in una Londra trafficata e ghiotto di marmellata. Tornano anche i fringuelli di Darwin, reintrodotti in 510 esemplari alle Galápagos.Nella più minuta sezione Per reagire, ci sono grandi e piccole vittorie ambientali. Grazie a una sentenza, le comunità indigene Siekopai hanno riacquistato la proprietà della loro terra ancestrale al confine tra Ecuador e Perù.Nell’Amazzonia peruviana, c’è una casa sull’albero sospesa a 32 metri di altezza, diventata una scuola dove i bambini indigeni imparano a prendersi cura della foresta. Ma la notizia più incredibile è la decisione della popolazione texana di spegnere le luci nelle ore serali, per permettere agli uccelli migratori di raggiungere la loro destinazione in primavera. Forse è il segnale che l’Apocalisse può attendere.