la Repubblica, 16 novembre 2024
Giustificazioni al saluto romano in comune
Uno ha dato la colpa al braccio rigido «per motivi di salute», un’altra – per sollevarsi dalle responsabilità – ha portato in aula il libretto di deportazione del suocero; il terzo si è proclamato «antifascista, ma anche anticomunista». Sono gli argomenti non proprio granitici usati a processo, per difendersi, dai tre consiglieri comunali di Cogoleto rinviati a giudizio per aver fatto il saluto romano in consiglio comunale il 27 gennaio – Giorno della Memoria – 2021. Niente scuse, insomma. «Votavamo sempre così» si sono difesi i tre, come se fosse normale esprimere la propria preferenza col braccio teso nel saluto caro a Mussolini e a Hitler.