la Repubblica, 16 novembre 2024
Delmastro prova a giustificarsi
Roma – Dice di provare gioia nel togliere il respiro ai detenuti in regime di massima sicurezza. Il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, pronuncia una frase scioccante e in Parlamento, già la prossima settimana, arriverà una mozione di censura annunciata da Italia viva. La seconda a suo carico.La nuova autovettura blindata è parcheggiata nel piazzale del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e Delmastro la osserva come si trattasse quasi di un giocattolo. «Sarò un po’ fanciullesco e anche un po’ bambino», ha esordito il sottosegretario e deputato di Fratelli d’Italia nel presentare, mercoledì, il nuovo mezzo con la cellula detentiva per il trasporto di detenuti al regime 41-bis e alta sicurezza. E quindi ha confessato di provare «un’intima gioia all’idea di far sapere ai cittadini come non lasciamo respirare chi sta dietro quel vetro oscurato». È un suv con tre telecamere all’interno dell’abitacolo che rimandano le immagini su due monitor, e poi chiusura della cellula detentiva automatizzata e temporizzata, blocca manette, blocca porte e blocca arma gestibili da consolle, infine geolocalizzazione continua. Tutto ciò fa dire a Delmastro, con voce ferma e decisa, di provare «intima gioia» anche «all’idea di veder sfilare questo potente mezzo che dà prestigio al gruppo operativo mobile».Dopo aver diffuso carte riservate, anche al suo coinquilino e deputato di FdI Giovanni Donzelli, il sottosegretario ora è al centro di un nuovo caso.Le sue parole hanno suscitato la dura reazione di Matteo Renzi: «Il giorno in cui Delmastro si vergognerà sarà comunque troppo tardi. Ma intanto che si dimetta. Subito». Quindi Iv depositerà una mozione di censura in cui viene chiesto alla premier Giorgia Meloni si rimuovere il sottosegretario.Per la responsabile giustizia del Pd, Debora Serracchiani, il sottosegretario «si gode il sadico piacere di pensare ai detenuti chiusi sotto vetro senza possibilità di respirare». E aggiunge: «Meloni non farà nulla, ovvio, coprirà il fedele sottoposto, ma per noi è da cacciare». E il segretario di +Europa Riccardo Magi considera «indecenti,degne di un regime sudamericano» le parole dell’esponente del governo.Sulla vicenda interviene anche l’Associazione nazionale partigiani: «Un uomo in preda a deliri da macellaio sadico non può fare il sottosegretario alla Giustizia. Crede di stare nel Cile di Pinochet. Fuori Delmastro dalle istituzioni repubblicane».A tarda sera, dopo che per tutto il giorno le opposizioni hanno espresso tutta la loro indignazione, Delmastro raggiunto al telefono prova a correggere il tiro: «Non si tratta di un auto asfissiante che toglie il respiro ai detenuti, mi sembra chiaro. Noi non vogliamo lasciare tregua alla mafia. Chi dice il contrario vuol far respirare la mafia?».Una spiegazione che non convince le capogruppo M5S nelle commissioni Giustizia Valentina D’Orso e Ada Lopreiato: «Il presunto riferimento all’intransigenza nei confronti della mafia è ridicola visto che proprio in questi giorni girano per l’Italia in semilibertà o permesso premio vari boss mafiosi». Questo nuovo caso, che ancora una volta coinvolge Delmastro, finirà presto nell’Aula del Senato.