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 2024  novembre 16 Sabato calendario

Il quotidiano in classe per un milioni di studenti

Roma – Entra in sala tra le note di Chandelier di Sia. Mille studenti lo applaudono. Andrea Ceccherini festeggia i venticinque anni dell’Osservatorio permanente Giovani-Editori, riuscendo a fare parlare il presidente Sergio Mattarella per 55 minuti del suo mestiere di presidente della Repubblica con sei studenti: Elena Bartolini di Castelfidardo, Marco Veneziano di Cairo Montenotte, Caterina Messina di Genzano, Tommaso Pasquali di Padova, Sofia Furlini di Trento e Cecilia Montalti di Casale Monferrato.Il suo Quotidiano in classe – un’idea battezzata nel 2000 – raggiunge ormai un milione di studenti all’anno. Non sarebbe stato possibile senza gli insegnanti. Dal palco Ceccherini chiede una standing ovation per i tanti docenti presenti. Tutti si alzano in piedi. «Stimolare lo spirito critico, accendere delle curiosità, imparare a guardare il mondo con gli occhi degli altri»: questa è sempre stata la filosofia. «Perché i giovani vanno tenuti dentro e non fuori della comunità. E alla fine devono poter ragionare con la propria testa: cittadinanza consapevole». Oggi sono coinvolte sedici testate. In platea ci sono il presidente Fieg Andrea Riffeser Monti, il presidente di Gedi Maurizio Scanavino, la presidente di Caltagirone editore Azzurra Caltagirone, l’ad di Rai Giampaolo Rossi e Mauro Crippa direttore generale dell’informazione Mediaset, gli amministratori delegati di Unicredit Andrea Orcel e di Tim Pietro Labriola, direttori di giornale. E Gianni Letta.Nel tempo lo sguardo si è allargato all’economia. Ceccherini ha portato in Italia Christine Lagarde, Tim Cookdi Apple, banchieri, uomini di Stato. Dieci anni fa è nato Young Factor, in collaborazione con Intesa Sanpaolo e UniCredit. I giovani incontrano gli esperti e i rappresentanti delle istituzioni finanziarie europee «perché comprendere l’economia e la finanza è fondamentale per essere liberi e diventare davvero responsabili del proprio futuro». Poi si è aggiunto E-Project, la grande questione ambientale ed energetica, per fare passare i ragazzi «dalla protesta alla proposta».Ora è la volta di Doubt and Debate, contro le fake news, in collaborazione con le maggiori testate internazionali, New York Times, Washington Post, El Pais, e in Italia Repubblica, La Stampa, Il Sole 24 ore, Il Giornale. Dice Ceccherini: «In un tempo in cui molti investono sull’intelligenza artificiale noi vogliamo investire sull’intelligenza umana per tenere l’uomo al centro e la tecnologia al suo servizio. A chi dice che l’educazione costa, rispondo provate con l’ignoranza».