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 2024  novembre 15 Venerdì calendario

Successo per il ritorno di Interstellar al cinema

Il ritorno al cinema in 4K di Interstellar è stato un successo tale da capovolgere i botteghini: 909mila euro di incasso in soli tre giorni di programmazione in Italia, questa settimana, a dieci anni esatti dalla prima uscita nelle sale. Un dato che da solo che dovrebbe in realtà far interrogare ancor di più gli esperti di cinema e di marketing sul fatto che, forse, la bellezza può davvero ancora salvare il mondo o almeno le sale cinematografiche.
Se il termometro della crisi è il pubblico, infatti, capita sempre più di frequente che grandi ritorni sugli schermi di film epici, ai quali Interstellar certamente appartiene, continuino a macinare risultati come se fosse ancora il primo giorno di uscita. È bene ricordare che parliamo di un kolossal costato dieci anni fa 165 milioni di dollari registrando incassi per oltre 730. Ma prima ancora dell’aspetto economico (che pure non è secondario) c’è l’insieme coerente e distopico al tempo stesso di genialità, pensiero e arte.
GENIALITÀ
La genialità propria di un regista come Nolan sta nell’essere riuscito a descrivere (con effetti speciali da Oscar) un panorama apocalittico fondato su argomenti che oggi sono di strettissima attualità. Uno su tutti: il cambiamento climatico,
a suon di perniciose tempeste di sabbia, foriero di una carestia tale da condannare a morte l’intera umanità. Lo spauracchio che nel film mette il protagonista, Joseph Cooper, ex pilota Nasa di fronte a una triste realtà: o si trova un altro mondo in cui espatriare o da mangiare, sul pianeta Terra, resterà al massimo il granturco. Ma i pianeti nei quali cercare possibilità di vita attraverso forze di gravità alternative sono così lontani che necessitano il passaggio attraverso vari buchi neri, con annessi cambiamenti di galassia. Qualcosa che, a conti fatti, alla fine dell’impresa, quando i nostri eroi torneranno sulla Terra, sarà stato pari a un’ottantina d’anni. La figlia del protagoni
sta, infatti, che alla partenza del papà non era ancora adolescente, al ritorno dell’indomito genitore dovrebbe avere circa 90 anni. Questo per quel che riguarda l’elemento diacronico, centrale nel viaggio intergalattico, su cui i numerosissimi fan di tutto il mondo nei vari gruppi social dedicati al film e ancora vivi e attivi sul web continuano ad interrogarsi. Incredibile pensare, semmai, che la meravigliosa colonna sonora di Hans Zimmer non sia riuscita a prendere l’Oscar nonostante proprio la musica sia l’elemento artistico capace di unire effetti speciali, fantascienza e i buoni sentimenti alla base della pellicola. Distopica dicevamo. Compresa probabilmente non ap
pieno neppure da tutti quelli che l’hanno vista al cinema e continuano a vederla in tv. E senza replica. O meglio senza sequel. Nonostante le richieste pressanti dal pubblico ad oggi non c’è traccia di un possibile seguito. Il primo ad opporsi, infatti, pare sia proprio Cristopher Nolan. Meglio dedicarsi ad altri progetti. Che ora il nuovo successo di Interstellar possa portare Nolan a ripensarci ad oggi nessuno può dirlo. Resta la speranza dei tanti fan che si sono innamorati del primo capitolo. Come di altri fan che invece continuano a vederlo, cercando il punto d’unione tra anni luce, tempo terrestre e buchi neri. Chissà se ne usciranno vivi.