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 2024  novembre 15 Venerdì calendario

Il bando gondolieri taglia fuori sei campioni vogatori

Sta facendo più rumore del solito il concorso per gondolieri bandito dal Comune di Venezia, il primo dal 2018, tuttora in corso. Un bacino di voti importante per l’amministrazione: l’ex presidente dell’associazione Gondolieri di Venezia, Aldo Reato, è consigliere comunale, candidato con la Lista Brugnaro. E ha una delega specifica per la “valorizzazione della gondola” nella mobilità veneziana. Ma del concorso in Laguna si parla soprattutto da quando, il 5 novembre, è stata pubblicata la graduatoria degli idonei alla prova preselettiva (un test di voga): graduatoria presto cancellata e ripubblicata il giorno successivo senza punteggi, solo con l’indicazione “idoneo” o “non idoneo”. Tra i non idonei, almeno sei vincitori della regata storica, la più importante competizione di voga alla veneta (trasmessa in diretta Rai).
Non è la prima volta che le polemiche accompagnano un bando per gondolieri: da sempre si cerca di evitare che arrivino persone “da fuori” a svolgere una delle professioni più ambite di Venezia. Da regolamento, i “sostituti gondolieri in regime di collaborazione familiare” – i parenti dei gondolieri già abilitati, in sostanza – sono esentati dalla preselezione. Ma stavolta il livello di anomalie ha portato a un’interrogazione al sindaco, ad accessi agli atti, e a più che probabili ricorsi. Alcune delle criticità, in breve. Il bando prevede costi più alti rispetto a quello del 2018 (da 800 a 1066 euro totali), di cui 850 da versare all’associazione Gondolieri di Venezia. Il numero dei posti messi a bando non è dichiarato. I candidati sono stati convocati, per le prove preselettive, il giorno prima: il regolamento comunale, approvato a marzo, prescrive almeno 15 giorni di preavviso. Poi, come detto, ci sono state le graduatorie, pubblicate, ritirate e ripubblicate senza punteggi.
Altra peculiarità riguarda il corso teorico, obbligatorio per chi ha passato la prova preselettiva: stavolta è curato da un istituto privato paritario, e rispetto al 2018, quando era curato da una scuola pubblica, il monte ore è dimezzato ma il costo è aumentato. L’istituto in questione è nato su idea della sorella di una consigliera della Lista Brugnaro, che lì lavora come direttore sportivo. Contattato per chiarimenti, l’istituto non ha dato riscontro. Marco Gasparinetti, il consigliere d’opposizione che ha presentato un’interrogazione al sindaco su tutti questi nodi, spiega di aver ricevuto segnalazioni molto circostanziate di anomalie nelle procedure di selezione, anche se nessuno dei candidati vuole esporsi con nome e cognome: “Hanno esagerato, impugneremo il provvedimento”.
L’assessore preposto è cambiato da poco (prima le deleghe erano di Renato Boraso, dimessosi per un’inchiesta su presunte tangenti, ma il bando è uscito ad agosto, dopo le sue dimissioni). Il Comune di Venezia fa sapere che risponderà alle questioni poste in consiglio comunale, nei tempi e nei modi previsti dai regolamenti. “Vogo fin da ragazzino, so vogare, e mi sono trovato non idoneo nonostante un’ottima prova. Ci devono spiegare cos’è successo. E pubblicare le graduatorie con i punteggi”, spiega al Fatto uno dei tanti vincitori di regata storica bocciati.