Il Messaggero, 15 novembre 2024
Il comune contro i turisti-gladiatori
Due giorni, tre ore al giorno, i prossimi 7 e 8 maggio per entrare nel Colosseo e tornare all’epoca dei gladiatori. Con un progetto di rievocazione che «si fonda su solide basi storiche, scientifiche e filologiche, frutto di un rigoroso lavoro di ricerca condotto da storici, archeologi, studiosi e ricercatori» come puntualizza il Gruppo storico romano, chiamato insieme all’associazione Ars Dimicandi a dar seguito all’accordo stretto fra Parco archeologico del Colosseo e AirBnb su cui un’ampia compagine della maggioranza in Campidoglio ha già alzato le barricate. Diversi consiglieri e assessorato alla Cultura chiedono che l’accordo venga cancellato per non offendere, a loro dire, l’immagine di un bene così importante. In verità l’accordo stesso per come è stato elaborato e per l’indotto che porterà proprio al Parco – ovvero quello di un milione 500 mila dollari – è stato pensato e creato rispettando luoghi e storia.IL PROGETTONella sostanza, si permetterà a una ristrettissimo numero di clienti, 16 appena, di poter entrare nei meandri dell’Anfiteatro Flavio e rivivere l’epoca dei Gladiatori. Dopo duemila anni e solo per due giorni in 16 potranno scendere nell’ipogeo indossando l’armatura dei mirmilloni, dei traci, dei provocator, dei reziari o dei contrarete, attraversare le labirintiche viscere del Colosseo e ripercorrere gli storici passi di innumerevoli combattenti. Due esperienze, gratuite per chi le vivrà e che saranno “guidate” dall’esperienza di addetti ai lavori e dal personale del Parco archeologico. Le prenotazioni sono aperte sul sito airbnb.com/gladiatormovie dalle 15 del 27 novembre fino alle 8.59 del 10 dicembre. I partecipanti dovranno organizzare autonomamente il viaggio di andata e ritorno per e da Roma mentre le esperienze, tre ore ognuna, si svolgeranno di fuori degli orari di apertura al pubblico e non avranno alcuna interferenza con le usuali visite al sito, garantendo la fruizione completa del monumento.LE PERPLESSITÀPer una parte del gruppo di maggioranza in Campidoglio e per l’assessorato alla Cultura l’accordo stravolgerebbe la natura del sito. C’è chi ha parlato di trasformazione del Colosseo in “luna park” e chi è fortemente contrario ad attività del genere. Dal Parco archeologico tendono a ribadire la validità del progetto: «La collaborazione mira a coniugare conservazione, educazione e innovazione per avvicinare un pubblico sempre più vasto alla ricchezza culturale dell’Anfiteatro», fa sapere la direzione. Le rievocazioni storiche sono state organizzate poi in collaborazione con due associazioni con le quali proprio il Parco archeologico ha stretto «un protocollo d’intesa e di collaborazione scientifica finalizzato alla volontà di rovesciare decenni di stereotipi sul mondo dei gladiatori – concludono dalla direzione – e di costituire un format di Festival itinerante nelle principali arene italiane destinato a divulgare il patrimonio storiografico riguardante il mondo della Gladiatura».Nell’ambito dell’accordo con Airbnb è infine previsto il ripensamento complessivo dell’esposizione “Il Colosseo si racconta” allestita al II ordine dell’Anfiteatro, che prevede il rinnovo del percorso museografico e l’aggiornamento dei temi espositivi permanenti all’interno dell’Anfiteatro, a beneficio di tutti i visitatori.