il Giornale, 15 novembre 2024
In Iran apre clinica per chi toglie il velo
Finiranno in cura per il «trattamento psicologico» le donne iraniane che non rispetteranno le norme sul velo. La notizia choc arriva dalla responsabile del Dipartimento per le donne e la famiglia del quartier generale per la Promozione delle virtù e la prevenzione del vizio, Mehri Talebi Darestani (una donna) che ha annunciato l’apertura di una «clinica per il trattamento della rimozione dell’hijab». Una struttura che, ha detto, offrirà «trattamento scientifico e psicologico».
La decisione arriva dopo l’arresto e la sparizione di Ahoo Daryaei, studentessa iraniana che si è denudata per protesta all’università di Teheran dopo essere stata fermata a causa delle norme sul velo (nella foto il murales apparso al consolato dell’Iran di Milano). Il regime ha fatto sapere che la giovane soffriva di problemi mentali ed è ora in un istituto psichiatrico. Una conseguenza che potrebbe diventare norma. «È agghiacciante l’idea di aprire cliniche per curare le donne non velate», afferma Sima Sabet, giornalista iraniana che vive nel Regno Unito ed è sfuggita a un tentativo di omicidio, e parla «decisione vergognosa». Un’iniziativa «né islamica né in linea con le leggi iraniane», le fa eco l’avvocato iraniano Hossein Raeesi. «Non sarà una clinica, sarà una prigione», dice una giovane dall’Iran.