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 2024  novembre 15 Venerdì calendario

L’Académie pubblica il nono Dizionario francese

Parigi – Dopo quarant’anni di lavoro gli Immortali dell’Académie française hanno consegnato ieri nelle mani del presidente della Repubblica il quarto e ultimo volume (R-Zzz) della nona edizione del Dizionario, lo strumento che dal Settecento garantisce l’uniformità della lingua francese ed è quindi uno dei pilastri dell’unità della nazione. L’edizione precedente risale al 1935, la prima al 1694.
«Zzz! Interiezione di origine onomatopeica che imita il ronzio di un insetto o il rumore prodotto dal respiro di un dormiente». La monumentale opera – 59 mila parolesi chiude con questa voce, secondo il presidente Macron prova di una «discreta ironia ispirata a Hélène Carrère d’Encausse», grande segretario perpetuo (preferiva la formulazione al maschile) e madre dello scrittore Emmanuel scomparsa l’anno scorso a 94 anni, e sostituita dallo scrittore di origine libanese Amin Maalouf.
L’Académie Française venne fondata nel 1635 dal cardinale Richelieu per aggiungere all’unificazione politica e amministrativa dello Stato francese anche la dimensione linguistica. Richelieu fu il primo protettore dell’Accademia, alla quale concesse il sigillo con la scritta «À l’immortalité» che rende la quarantina di suoi membri «Les immortels».
Tra loro c’è dal 2020, primo e finora unico italiano a entrare sotto la Coupole, l’ambasciatore Maurizio Serra, che incontriamo in un caffè di Saint Germain poco dopo la cerimonia, tolta la tradizionale giacca verde e la spada degli Immortali (nel suo caso una sciabola dritta con lama Solingen del 1892 appartenuta al nonno).
«Per me il dizionario della lingua francese è importante come modello di una dinamica umanistica dell’Europa – dice Serra —. Però c’è sempre qualcuno che vuole aggiungere una componente nazionalistica, identitaria. Per esempio, nel caso di un gas io difendevo la definizione neutra, “gas usato per la prima volta nella Prima guerra”, invece ha prevalso la versione “gas usato per la prima volta dallo Stato maggiore tedesco”. La visione di fondo poi distingue l’Italia, con le sue lingue regionali, dalla Francia: il presidente Macron, che ci ha fatto l’onore di incontrarci, ha ricordato il ruolo del francese rispetto alle lingue minori divisive dell’unità nazionale».
Tra i nuovi termini wokisme — «Corrente di pensiero e ideologia emersa negli Stati Uniti negli anni Duemila, che sostiene la presa di coscienza delle disuguaglianze che strutturano le società occidentali e si concentra sulla lotta alle discriminazioni, in particolare di natura razzista, sessista e omofoba» – ma anche risotto — «Piatto di origine italiana preparato con riso inumidito gradualmente con brodo e talvolta arricchito con vari ingredienti».
Il Dizionario è anche, ovviamente, lo specchio dei cambiamenti sociali: se nelle prime edizioni la donna era definita come «la femmina dell’uomo» e l’ambasciatrice era ridotta al ruolo di «moglie dell’ambasciatore», questa nona edizione accoglie la versione femminile di alcuni mestieri, come «viticultrice».