Corriere della Sera, 14 novembre 2024
Libro innocentista con il patrocinio del comune di Erba
Come nelle barzellette. Ci sono tre soggetti: la scrittrice, il Comune e l’associazione. La scrittrice è Alessandra Carati, autrice di Rosy, un libro innocentista su Rosa Bazzi, ergastolana (con il marito Olindo Romano) per la cosiddetta strage di Erba. Il Comune, manco a dirlo, è quello di Erba. L’associazione, invece, si chiama «Noi Genitori», lodevole impresa sociale che si occupa di servizi di cura e disabili. Succede questo: l’associazione programma per il 22 novembre un incontro pubblico con l’autrice (titolo: «nella mente di Rosy») per la presentazione del libro; chiede il patrocinio del Comune e l’assessore alla cultura lo concede. Così ecco che sulla pagina facebook della Città di Erba compaiono locandina e pubblicità dell’evento. Uno schiaffo per Beppe e Pietro Castagna che in quella mattanza dell’11 dicembre 2006 persero la sorella Raffaella, il nipotino Youssef e la madre Paola. La quarta vittima fu Valeria Cherubini, la vicina di casa. Indignati, i due fratelli rispondono al post. «Al posto vostro chiederei scusa ai nostri cari, vittime di coltelli e spranghe» scrivono. Ora. Legittimo scrivere un libro innocentista, legittimo presentarlo a Erba, ma che il Comune ci metta il patrocinio... Una leggerezza, pare. Uno strappo che il sindaco, Mauro Caprani, ha ricucito chiamando Pietro Castagna per chiedere scusa. Tutto chiarito e perdonato. Patrocinio ritirato e, vista la mal parata, evento annullato. Sperando che da ora in poi la firma per ogni patrocinio sia ponderata.