Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2024  novembre 13 Mercoledì calendario

Viagra in Campania, ansiolitici per i liguri: l’Italia divisa anche in farmacia

Pillole blu a sostegno della virilità dei campani, che hanno anche problemi di reflusso, rimedi contro tristezza e ansia rispettivamente per toscani e liguri, grande adesione alla contraccezione tra le donne sarde. Il giro d’Italia dei farmaci fa crollare vecchie credenze e riflettere su certe enormi differenze di prescrizione tra una regione e l’altra, con i cittadini che spesso scelgono di comprarsi privatamente i medicinali anche quando potrebbero non pagarli. Ovunque cresce l’utilizzo degli antidiabetici che fanno anche dimagrire.I dati sono tutti dentro il nuovo rapporto Osmed di Aifa, l’agenzia del farmaco presieduta da Robert Nisticò. Prima di tutto, c’è una crescita dei consumi, tanto che ormai siamo arrivati a una media di quasi due medicine al giorno per ogni cittadino. Ma sale anche la spesa. Quella pubblica del 5,7%, (passa da 23,5 a 24,8 miliardi), quella privata ancora di più, del 10%. Su 10 miliardi a loro carico, i cittadini solo per i prodotti di fascia C (con ricetta obbligatoria) e per quelli da banco spendono 7,1 miliardi.La priorità degli italiani, quando entrano in farmacia e aprono il portafogli, è abbattere la febbre e ridurre il dolore. Il blockbuster infatti è il paracetamolo, che ha tanti nomi commerciali, come Tachipirina o Efferalgan, e nel 2023 ha fatto incassare all’industria 405 milioni. Segue un prodotto molto diffuso durante la pandemia, cioè l’ibuprofene (ha tanti nomi, Brufen o Spididol ad esempio) con 275 milioni. Serve a abbassare la temperatura e a combattere infiammazioni e dolori anche il terzo classificato, cioè il diclofenac. Per Voltaren, Dicloreum e altri si spendono 181 milioni l’anno. A seguire c’è una benzodiazepina, lo Xanax, da 139 milioni l’anno. Tra i primi dieci farmaci per spesa due combattono la disfunzione erettile. Per il tadalafil (Cialis) vanno via 129 milioni l’anno, per il vecchio Viagra, cioè il sildenafil, 96. Va ricordato che per tutti i medicinali acquistati dai cittadini esistono anche igenerici, non molto amati in Italia. Spesso si sceglie il farmaco di marca, a costo di pagare di più.Riguardo ai consumi nelle singole regioni, i farmaci per la disfunzione erettile, quasi esclusivamente a carico dei cittadini, vanno forte in Campania. Se ne consumano infatti 7,6 dosi ogni mille abitanti (uomini) al giorno. Seguono Lazio e Toscana. In fondo alla classifica c’è la Basilicata, dove se ne consumano la metà, cioè 3,7. I maggiori assuntori di benzodiazepine, vecchi farmaci per ansia e insonnia come Valium e Xanax a carico dei pazienti, li ha l’anziana Liguria (70,2 per mille abitanti), seguita da Piemonte e Sardegna. Molise, Puglia, Basilicata e Sicilia stanno molto più in basso, tra i 25 e i 28. In questo caso vivere al Sud fa bene all’umore. Sempre per un problema psicologico, la depressione, il consumo dei farmaci (a carico dello Stato) tocca il livello massimo in Toscana. Che non è tanto felix, anche se c’è chi dice che le alte prescrizioni sono dettate dalla capacità di intercettare il problema. Comunque, 69,3 toscani su mille l’anno scorso hanno preso ogni giorno un antidepressivo. Seguono la solita Liguria e la provincia di Bolzano. Sempre al Sud, in Campania, Puglia e Sicilia ad esempio, si resta sotto 40.L’utilizzo della pillola anticoncezionale in questi anni è cresciuto tantissimo, passando da 110 dosi al giorno per mille donne in età fertile nel 2016 a 145 l’anno scorso. Ampiamente in testa è la Sardegna, con 294, seguita da Valle d’Aosta e Liguria. Per avere un’idea delle differenze regionali, la Campania è sotto 60, la Basilicata a 62.Il Sud finisce in cima alle classifiche quando per i farmaci contro il reflusso. In Campania li hanno consumati in 122 su mille ogni giorno, seguono Basilicata e Calabria. In Umbria e in Toscana, per dire, sono a 50 e 56. E sempre la Campania è al top anche per i medicinali anti colesterolo (29,7 per mille), seguita sempre da Basilicata e Calabria.