Corriere della Sera, 12 novembre 2024
Come si determina un Paese non sicuro
1 Cosa ha stabilito la Corte di Giustizia Ue?
Che non può essere considerato sicuro un Paese terzo di origine che abbia una parte del proprio territorio non sicura.
2 Cosa ha previsto per decreto il governo?
Ha reso norma primaria l’elenco dei Paesi sicuri, stabilito sulla base dei criteri della direttiva Ue del 2013. Quelli per cui «si può dimostrare in via generale e costante», sulla base di ordinamento giuridico, applicazione della legge e sistema politico, «che non sussistano atti di persecuzione, torture, pene o trattamenti inumani o degradanti, né pericolo a causa di violenza indiscriminata o conflitti armati interni o internazionali». Fra questi Paesi indicati dal governo ci sono Egitto, Bangladesh e Tunisia.
3 Perché c’è un nuovo conflitto tra giudici e governo?
Perché i giudici hanno applicato il principio della sentenza della Corte di Giustizia della Ue anche a Paesi terzi considerati sicuri nell’elenco, ma nei quali vi siano alcune categorie di persone (come Lgbtq+ o oppositori politici) non protette adeguatamente. E hanno proposto un rinvio della convalida di trattenimento in attesa che la Corte europea si pronunci sulle eccezioni «personali».
4 Ci sono conflitti analoghi in altri Paesi?
Non risultano casi di disapplicazione dell’elenco dei Paesi sicuri adottato dai governi alla luce della sentenza della Corte Ue: certo non in Francia, Germania e Belgio. Perché? Tra i motivi: l’elenco del governo italiano è tra i più lunghi. Anche perché è lo Stato Ue con il maggior numero di ingressi irregolari e che quindi, per il patto Ue sull’asilo, dovrà garantire il numero più alto di trattenimenti di richiedenti asilo.